Arabia Saudita

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita e il presidente francese discutono di de-escalation nella regione

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, ha ricevuto una telefonata dal presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha annunciato oggi la Saudi Press Agency.

I due leader hanno ribadito l’importanza della de-escalation e di risparmiare alla regione il rischio di espandere il conflitto.

Hanno anche esaminato gli ultimi sviluppi a Gaza e gli sforzi volti a un cessate il fuoco a Gaza, nel territorio devastato dalla guerra.

Secondo invece quanto si legge in una dichiarazione dell’Eliseo, il colloquio con il principe dell’Arabia Saudita ha prodotto un consenso franco-saudita sull’avvertimento sulle conseguenze dell’escalation militare nella regione.

Il presidente francese Macron ha dichiarato attraverso il suo account sulla piattaforma “X”: “Ho avuto una conversazione con il presidente Mohammed bin Zayed e il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman riguardo alla situazione in… Medio Oriente. Chiediamo a tutte le parti di esercitare responsabilità e moderazione, al fine di evitare di incendiare la regione. L’escalation non è nell’interesse di nessuno”.

Ciò avviene in un momento in cui i media israeliani hanno riferito che Israele potrebbe prendere in considerazione il lancio di un attacco preventivo per scoraggiare l’Iran, se dovesse scoprire prove conclusive che Teheran si sta preparando a lanciare un attacco, dopo un incontro tenuto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con i capi dei servizi di sicurezza israeliani.

Secondo quanto riportato lunedì dal quotidiano Times of Israel: “Israele prenderà in considerazione l’idea di lanciare un attacco preventivo per scoraggiare l’Iran se dovesse scoprire prove conclusive che Teheran si sta preparando a lanciare un attacco”.

Secondo il giornale, nella tarda serata di ieri, domenica, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha avuto un incontro con i capi dei servizi di sicurezza israeliani, tra cui il ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevy, capo della del Mossad, David Barnea, e il capo del Servizio di sicurezza generale, Ronen Bar.

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