Asti Carabinieri scovate pistole e decine di chili di oro proventi dei furti, ed 1 milione di euro.
Asti 26 Febbraio 2022, brillante operazione dei Carabinieri, che hanno scovato un traffico illecito di oro rubato, pistole e quasi un milione di euro.
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Asti hanno eseguito, 6 arresti, per riciclaggio di preziosi provento di furto, in alcune abitazioni del Nord Italia.
L’indagine del Nucleo Investigativo, risale allo scorso settembre, i militari hanno individuare i presunti vertici che gestivano il riciclaggio all’estero di oro rubato.
I soggetti in prevalenza di appartenenza sinti, alcuni residenti nelle Provincie di Asti, Torino e Pavia.
Gli indagati sono ritenuti anche ricettatori di pietre preziose e gioielli, preziosi che fondevano in proprio in Italia trasformandoli in lingotti, più facilmente occultabili.
I lingotti una volta trasferiti illecitamente in Svizzera, in accordo con due indagati residenti in territorio elvetico, erano rivenduti alle fonderie site in quello Stato estero.
Fondamentale la cooperazione internazionale tra SCIP (Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia), unitamente a personale della Polizia Cantonale del Ticino.
L’A.G. elvetica ha avviato un procedimento penale connesso ai fatti contestati in Italia.
Contemporaneamente alle catture sul territorio nazionale, la Polizia elvetica ha partecipato in collaborazione con i militari del Comando Provinciale di Asti.
L’A.G. italiana inoltre sta procedendo nell’iter di internazionalizzazione dei provvedimenti di cattura mediante l’emissione di mandato di arresto europeo nei loro confronti.
Nel corso dei cinque mesi di attività investigativa è stato possibile documentare un gran numero di trasporti in Svizzera di oro di provenienza illecita.
Le consegne di metallo prezioso, uno o due viaggi a settimana, ammontano ad un peso complessivo di circa 100 chili, per un valore di circa cinque milioni di Euro.
Sulla base di quanto emerso dalle indagini, si è potuta delineare la notevole estensione della rete di fornitori della presunta associazione.
Fondendo la refurtiva, non solo ne rendeva più facile il trasporto all’estero, ma contribuiva a determinare l’impossibilità di riconoscere i gioielli ostacolando le indagini.
Nel corso delle perquisizioni, avvenute nelle Province di Asti, Torino, Alessandria, Piacenza e Pavia, sono stati recuperati oltre 37 chili di oro tra monete, gioielli e lingotti, e pietre preziose.
Ed inoltre anche un milione di euro circa in contanti e quindici pistole anche di grosso calibro con relative munizioni.