21 Novembre 2024 15:31
Auto diesel salve, la voce di Volkswagen con l’impiego di carburanti diesel paraffinici
Carburanti paraffinici di cosa si tratta?
La norma UNI del 2016 stabilisce i requisiti e i metodi di prova per la commercializzazione e la distribuzione del gasolio paraffinico contenente un livello massimo del 7% di esteri metilici di acidi grassi (FAME) destinato ai motori diesel.
Come sono fatti
Sono combustibili liquidi che possono essere creati sinteticamente da materie prime come il gas naturale (GTL), biomasse (BTL) o carbone (CTL) o mediante idrotrattamento di oli vegetali o grassi animali, come precisa promosricerche.
Nella sostanza riducono le emissioni nocive, e questo rientra nei piani di quanti sono attenti all’ambiente che sta mutando giorno per giorno con tempeste, uragani, e sbalzi climatici incredibili.
Da tempo quindi, il settore auto si è posto il problema di come intervenire:
in particolare tutti i modelli VW dotati di motori turbodiesel a 4 cilindri consegnati da fine giugno 2021 sono compatibili con l’impiego di carburanti diesel paraffinici che rispondono alle prescrizioni europee EN 15940, come cita Autoblog.
L’obiettivo è “Way to zero” con i nuovi motori TDI in consegna da giugno scorso di “digerire” gasolio paraffinico secondo la norma europea EN 15940.
Di cosa si tratta?
Sono i combustibili sintetici che possono essere creati da materie prime come gas naturale (Gtl), biomassa (Btl) o carbone (Ctl), oppure attraverso l’idroterapia degli oli vegetali.
Combustibile che potrebbe fare concorrenza alle emissioni delle auto elettriche; i carburanti sintetici sarebbero in grado di far risparmiare all’Europa ben 2,8 miliardi di tonnellate, secondo uno studio della Bosch
E sarebbero in grado di far risparmiare all’Europa ben 2,8 miliardi di tonnellate di Co2 entro il 2050, e sarebbe piu’ facile il loro utilizzo anche nei mezzi pesanti.
Alternativa all’elettrico?
Voklmar Denner, presidente del consiglio di amministrazione di Bosch, dichiara:
«l’obiettivo di raggiungere i target prefissati di riduzione delle emissioni future ci impone di adottare anche altre soluzioni intelligenti, oltre alla mobilità elettrica».
L’aiuto verrà da una “piattaforma” a livello europeo, organizzata da FuelsEurope e Unem (Unione Energie per la mobilità), gruppo di Confindustria che deriva da Unione Petroliferae
Anche altre case automobilistiche cercano alternative: Mazda punta a biocarburanti ricavati dalla crescita di microalgh, oppure “Audi e-fuel” (Audi e-gas, Audi e-diesel, Audi e-benzin, Auto e-ethanol) e Porsche, ha in tempi recenti avviato in Cile la produzione di benzina sintetica.