15 Novembre 2024 07:30
Banda del rame (rumeni), Chi è che ruba il rame?
Secondo i dati della polizia a rubare il rame sono soprattutto bande di nomadi
e in particolare cittadini di nazionalità rumena che cercano un guadagno facile rivendendo il rame ai grossisti.
La “banda del rame rumeni” è un termine informale.
Termine usato per un gruppo di criminali provenienti dalla Romania e specializzati nel furto di rame.
Questo termine non rappresenta una designazione ufficiale o giuridica, ma viene utilizzato dai media o nell’opinione pubblica per identificare gruppi specifici.
Gruppi che operano in modo organizzato nel furto di cavi di rame o di altri oggetti in rame.
Il furto di rame è un problema diffuso in molte parti del mondo, poiché il rame ha un valore commerciale e viene spesso utilizzato in vari settori industriali, elettrici e dell’edilizia.
I cavi di rame, in particolare, possono essere oggetto di furto perché contengono quantità significative di metallo prezioso che può essere venduto sul mercato nero.
Queste bande criminali spesso agiscono in modo coordinato:
individuando e danneggiando linee elettriche, infrastrutture o apparecchiature che contengono rame, per poi rubare il metallo e rivenderlo illegalmente.
Il furto di rame può causare danni significativi alle infrastrutture elettriche, creando blackout e causando notevoli spese di riparazione per gli enti coinvolti.
Le forze dell’ordine di diverse nazioni conducono operazioni mirate per contrastare il furto di rame e le attività delle bande che si dedicano a questo crimine.
Tali operazioni possono includere indagini, arresti e azioni volte a recuperare e restituire il materiale sottratto alle vittime legittime.
Il caso di Varese, riportato da Varese Press
’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP del Tribunale di Varese, su richiesta della Procura locale.
E a seguito delle indagini avviate dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Varese nell’ottobre 2022.
La banda è stata ritenuta gravemente indiziata di aver commesso ben 45 furti aggravati, di cui 38 riguardanti cavi di rame sottratti dalla linea elettrica pubblica.
I furti hanno interessato varie province lombarde, e il totale di rame sottratto ammonta a circa 32.949 kg, con un valore approssimativo di 260.000 euro.
Il ripristino della rete elettrica a seguito dei danni causati dai furti è costato agli enti di gestione circa 450.000 euro.
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