18 Novembre 2024 08:53
Bimbo abbandonato, “Mi chiamo Enea. La mamma mi vuole bene ma non mi può seguire”
Bimbo abbandonato, neonato di circa 2,6 kg di etnia caucasica, abbandonato al Policlinico Milano si è oggi alle 11,40.
Il bimbo sta bene ed è in ottime mani, la Neonatologia alla clinica Mangiagalli del Policlinico.
La Neonatologia di cosa si occupa?
La Chirurgia neonatale si occupa dei neonati con problematiche di tipo chirurgico.
“Il neonato viene seguito per tutto il percorso, dalla fase di inquadramento diagnostico
all’iter terapeutico di pertinenza chirurgica fino al follow up clinico e strumentale durante la degenza e nel periodo post dimissione”.
Il professor Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e Terapia intensiva neonatale della Mangiagalli:
A cosa serve la Culla?
“È un locale sull’esterno dell’ospedale che garantisce a chi prende la drammatica decisione di abbandonare il proprio bambino
di farlo in anonimato e di assicurarsi una cura immediata del neonato, diversamente da quanto succede se il piccolo viene lasciato in un parcheggio”
Il caso della dichiarazione si riferisce ad un altro bimbo, quello abbandonato a Monza.
Nei secoli scorsi esisteva la famigerata “ruota degli esposti”
Nella ruota venivano lasciati i bimbi abbandonati in modo che, dopo la nascita, qualcuno potesse occupare di lui, oggi esiste la culla termica.
E’ assurdo abbandonare neonati per strada o nei cassonetti, esiste la culla per la vita.
Un esempio è quello dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”:
“la culla termica, la cui apertura è comandata da un pulsante, è collegata ad una telecamera 24 ore su 24”
Nel momento in cui si apre la culla scatta l’allarme
Un monitor collegato con la telecamera che inquadra la culla, a quel punto parte l’ambulanza con il neonatologo
E la vigilatrice che vanno a prendere il bambino per portarlo presso la Terapia Intensiva Neonatale del DAI di Pediatria.
Cosa fare e come comportarsi in caso di difficoltà col neonato?
il Ministero delle Pari Opportunità, afferma che i casi di abbandono in Italia superano i 3000 l’anno.
Cosa dice la legge che assicura l’anonimato
il DPR 396/2000, art.30 comma 2, consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato affinché sia assicurata l’assistenza e anche la sua tutela giuridica.
Il nome della madre rimane per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino viene scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”.
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