Bollette, addio al mercato tutelato. I consigli

In vista dell’addio al mercato tutelato dell’energia, Consumerismo No Profit e Assium, associazione degli Utility Manager operanti nel settore dell’energia, diffondono  un decalogo utile. Per spiegare i diritti degli utenti e mettere in guardia da possibili raggiri nel cambio di operatore.

Controlla il tuo diritto a rimanere nel mercato tutelato. Agli “utenti vulnerabili” è garantito il mantenimento di prezzi calmierati anche dopo la definitiva cessazione del regime del mercato tutelato.

Quali sono gli utenti vulnerabili?

Per l’Energia Elettrica:

  • – Condizioni economiche disagiate;
  • – Disabilità ai sensi dell’art.3 DL 104/92;
  • – Intestatario di età superiore ai 75 anni;
  • – Utenza Elettrica in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi (come terremoti e alluvioni);
  • – Residenza in un’isola minore interconnessa;
  • – Gravi condizioni di salute, tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica.

Per il Gas:

  • – Intestatario di età superiore ai 75 anni;
  • – Condizioni economiche disagiate;
  • – Utenza Gas in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi (come terremoti e alluvioni);
  • – Disabilità ai sensi dell’art.3 DL 104/92

 

Controlla le offerte: quali sono le voci (corrispettivi) dove può intervenire la società di vendita e quali non possono essere modificate?

Voci negoziabili e quindi modificabili dalle società di vendita:

  • Corrispettivo di vendita della materia energia elettrica / gas naturale legato al consumo;
  • Corrispettivi di vendita in quota fissa annua;
  • Oneri vari (amministrazione, generali, commercializzazione etc.) riconducibili al consumo oppure in quota fissa ma facenti parte obbligatoriamente della Materia prima Energia e/o Gas;

Voci NON negoziabili e quindi definite dal regolatorio oppure dallo Stato oppure dalle società di Trasporto/Distribuzione:

  • Dispacciamento, compreso sbilanciamento (art. 40 delibera 111/2006) e capacity market;
  • Oneri di sistema;
  • Trasporto, Distribuzione e gestione del contatore;
  • Imposte (accise e iva);
  • Altre partite (canone RAI, costi per morosità, ratei relativi ad acquisti LED, caldaia etc)

Cosa cambia dal mercato tutelato al mercato libero?

Attenzione ai costi di recesso: dall’ 1/01/2024 entrerà in vigore la delibera ARERA del 6 Giugno 2023 n°250/2023/R/com.

Questa delibera permetterà ai fornitori di applicare una penale di recesso anticipato dai contratti di energia elettrica stipulati con clienti domestici o con imprese che occupano fino a 50 dipendenti, a tempo indeterminato e a termine, e che abbiano registrato un fatturato o un totale di bilancio non superiore a 10 milioni di Euro.

Quindi dal 2024 tutti i contratti sottoscritti in Bassa Tensione compresi i domestici con offerta a prezzo fisso, potranno avere un obbligo di preavviso fino a tutta la durata dell’offerta stessa non rispettando il quale si potrebbe incorrere nella penale per recesso anticipato.

Attenzione a costi fissi e costi variabili in bolletta: porre estrema attenzione e reperire sull’offerta il costo annuo fisso da sostenere e quello variabile che è legato al consumo.

A titolo di esempio: la tutela domestica oggi prevede costi fissi annui di circa 70 euro a utenza, mentre nel mercato libero si trovano soluzioni fra i 40 e i 180 euro annui a titolo di costi fissi.

Utilizzare il portale delle offerte dell’ARERA per confrontare le migliori offerte sul mercato. Prediligere contratti e offerte avendo la possibilità di leggerli accuratamente prima di sottoscriverli, quindi evitare di concludere contratti al telefono senza farsi inviare copia delle condizioni generali di fornitura e dell’offerta a cui aderire.

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