22 Novembre 2024 14:36
Cadaveri senza identità. Lombardia, Milano, 28 settembre 2023 – La Lombardia è la prima regione d’Italia a dotarsi di un protocollo per il riconoscimento dei cadaveri privi di identità.
Il documento, firmato dai rappresentanti delle istituzioni lombarde, prevede la condivisione delle informazioni tra varie agenzie.
L’intento è identificare non solo i morti di interesse giudiziario, ma anche quelli che non lo sono e che rischiano di non vedere riconosciuta la loro identità.
“Il fatto che ci siano così tante persone non identificate, in Lombardia, vuol dire che manca una rete di dati tecnici per identificarli – spiega il medico e antropologo Cristina Cattaneo -.
Il valore dell’intesa è proprio questo: la condivisione delle informazioni tra varie agenzie che permetteranno di identificare anche i morti che non sono di interesse giudiziario”.
La procuratrice di Milano Francesca Nanni ha annunciato che, nel caso di ritrovamento dei resti di una persona senza identità:
“si valuterà con molta generosità l’esistenza di una possibile ipotesi di reato per dare il modo di dare il via alle indagini” che stimolino il funzionamento del protocollo.
La Commissaria Straordinaria del Governo per le persone scomparse Maria Luisa Pellizzari auspica che “Milano e la Lombardia rappresentino un modello” e va oltre:
“Il mio obbiettivo è avere un modello di carattere nazionale portando questo meccanismo che, ne sono certa, funzionerà bene in Lombardia”.