Calogero Zucchetto, il suo sacrificio

Calogero Zucchetto, un bravo poliziotto, lavorava squadra Mobile della Questura di Palermo, collaborò con il commissario Ninni Cassarà alla stesura del cosiddetto “rapporto Greco Michele + 161”

Il rapporto tracciava un quadro della guerra di mafia iniziata nel 1981, dei nuovi assetti delle cosche, segnalando in particolare l’ascesa del clan dei corleonesi di Leggio, Riina e Provenzano (wikipedia).

Il ricordo della sua splendida persona, ci è stato segnalato da Palermo, da Gioacchino Cucina, che è profondo conoscitore e mente storico-del suo territorio.

Dava la caccia ai latitanti, e per questo fu ucciso, andava in giro in motorino per i vicoli di Palermo e in particolare per quelli della borgata periferica di Ciaculli, che conosceva bene, a caccia di ricercati. In uno di questi giri con Cassarà incontrò due killer al servizio dei corleonesi, Pino Greco detto “scarpuzzedda” e Mario Prestifilippo, che aveva frequentato quando non erano mafiosi.

Autori del delitto vennero individuati in Mario Prestifilippo e Pino Greco

Medaglia d’Oro al valor civile


«Mentre conduceva una delicata operazione investigativa al fine della ricerca e della cattura di pericolosi latitanti, nel quadro della lotta alla criminalità organizzata, in un vile e proditorio agguato tesogli da ignoti criminali, veniva fatto segno a numerosi colpi mortali di arma da fuoco immolando, così, la giovane vita ai più alti ideali al servizio delle Istituzioni.»
— Palermo, 14 novembre 1982
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