Cardinale Zuppi: “La Chiesa non è casa delle mafie”, la precisazione molto importante a nome della Chiesa Italiana.

Cardinale Zuppi. Festa della Madonna di Polsi:

il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana

ha lanciato un appello per proteggere la Chiesa dalle contaminazioni mafiose.

Il santuario di Polsi, in Calabria, è stato in passato teatro di riunioni di affiliati alle cosche di ‘ndrangheta.

“La casa della Madre di Dio è stata profanata – ha scritto Zuppi

– Chi fa della Casa di Dio luogo di interessi di alcuni, offende Maria, la Chiesa tutta, la comunità umana e, in realtà, anche la loro stessa dignità umana”.

Zuppi ha ribadito le parole di condanna di Papa Francesco, che nel 2014 ha dichiarato la scomunica dei mafiosi.

“Sostengo il vostro sforzo di purificare la vera pietà da queste contaminazioni”, ha detto il cardinale.

Il messaggio di Zuppi è stato letto dal vescovo di Locri, monsignor Francesco Oliva, Abate del santuario di Polsi.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria, monsignor Fortunato Morrone.

Il Santuario di Polsi: Un Simbolo Religioso Contaminato dalla Mafia in Calabria

Il Santuario di Polsi, situato nelle aspre terre della Calabria, è un luogo sacro con una storia controversa.

1. La Storia del Santuario di Polsi Il Santuario di Polsi, dedicato a Nostra Signora delle Armi, ha una storia millenaria come centro di devozione religiosa.

Ogni anno, migliaia di pellegrini vi si recano per partecipare alla processione del 2 settembre, una delle più grandi celebrazioni religiose in Calabria.

2. L’Infiltrazione della ‘Ndrangheta. Negli anni, il Santuario di Polsi è diventato un luogo d’incontro per membri della ‘Ndrangheta:
la potente e segreta organizzazione criminale calabrese.

Questo luogo sacro è stato infiltrato dalla mafia, che ha cercato di legare la propria identità criminale alle tradizioni religiose locali.

3. Il Simbolismo della Mafia La presenza della ‘Ndrangheta a Polsi ha cercato di mescolare il simbolismo religioso con quello criminale.

La mafia ha utilizzato la processione religiosa per dimostrare il proprio potere e la propria presenza nelle comunità locali.

4. La Reazione delle Autorità Le autorità italiane e la Chiesa cattolica hanno cercato di contrastare questa infiltrazione criminale.

Sono state prese misure per separare il Santuario di Polsi dal controllo mafioso e per garantire che le celebrazioni religiose non siano più strumentalizzate dalla ‘Ndrangheta.

5. L’Importanza di Proteggere la Fede e la Comunità Il caso del Santuario di Polsi illustra come la mafia possa cercare di controllare le istituzioni religiose e culturali per i propri scopi.

È essenziale proteggere la fede e la comunità da tale infiltrazione e lavorare per preservare la sacralità di luoghi come Polsi.

 il Santuario è un esempio emblematico di come la mafia abbia cercato di influenzare la vita religiosa e sociale in Calabria.

La lotta per mantenere l’identità religiosa e culturale di questo luogo sacro è ancora in corso.

Dimostra la determinazione delle autorità e delle comunità locali a difendere le loro tradizioni e la loro fede.

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