Casa di Reclusione di BOLLATE: Un telefono cellulare, perfettamente funzionante, 10 grammi di hashish

 e anche una banconota da 50 euro e perfino un orologio marcato Rolex sono stati sequestrati 

Gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno infatti esaminato e perquisito ogni anfratto delle Sezioni detentive del carcere

Casa di reclusione, arriva la denuncia del SAPPE

Trovati, nella cella occupata da un detenuto nordafricano:

-un telefono cellulare, perfettamente funzionante

-10 grammi di hashish, una banconota da 50 euro

o e perfino un orologio marcato Rolex.

La pur significativa carenza organica del penitenziario di Bollate viene colmata dalla grande professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria

e aggiunge il SAPPE: ” gli agenti e hanno posto in essere questa operazione di polizia che ha portato frutti, assicurando alla legge la punibilità dei reclusi che continuano a commettere reati anche nelle condizioni di detenzione.

Il rinvenimento è avvenuto – prosegue – grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di Personale di Polizia Penitenziaria in servizio.

Sulla questione relativa all’utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite, cosa fare?

E’ ” ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia Penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica

e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo”

Il segretario generale del SAPPE Donato Capece:

 “la Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto all’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori.

Nonostante la previsione di reato prevista dal art. 391 ter del Codice penale di recente emanazione per l’ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi.

Vanno adottate soluzioni drastiche, come la schermatura delle Sezioni detentive e degli spazi nei quali sono presenti detenuti all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone”. 

Per il SAPPE “è urgente e non più differibile trovare soluzioni al personale di Polizia Penitenziaria che opera, sotto organico e con mille difficoltà, nel carcere di Bollate e nonostante tutto garantisce al meglio i compiti di sicurezza

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