Casteldaccia operai morti

Casteldaccia (PA), operai morti sul lavoro la perizia: “Nessun dipendente presente presso l’impianto di sollevamento fognario, aveva in dotazione i dispositivi di sicurezza per le vie respiratorie”.

Casteldaccia (PA) 14 Novembre 2024, i protocolli sulle norme di sicurezza non rispettati, sarebbero la causa sempre più ricorrente, delle morti sul lavoro, questo è ciò che emergerebbe dalla perizia disposta dalla Procura di Termini Imerese, in merito alla strage dei 5 operai, morti a Casteldaccia (Palermo) il 6 Maggio scorso.

Perizia che confermerebbe l’ipotesi avanzata dagli inquirenti :

“Nessun dipendente di Amap Spa e di Quadrifoglio Group presente presso l’impianto di sollevamento fognario – scrivono i consulenti tecnici – aveva in dotazione i dispositivi di sicurezza per le vie respiratorie”.

“E nessuno degli operatori di Amap e Quadrifoglio, tranne forse uno, aveva avuto una specifica formazione e addestramento all’uso delle misure di sicurezza”.

Quattro dipendenti della Quadrifoglio Group, società che aveva ottenuto in subappalto i lavori dalla Tek, che a sua volta si era aggiudicata la manutenzione della rete fognaria dall’Amap, municipalizzata di Palermo.

Come si evince da un articolo pubblicato da ANSA, gli operai rimasti vittime di questo incidente sul lavoro, potrebbero essere rimasti intossicati dal gas inalati, prodotti dalla fermentazione dei liquame.

Indagati per omicidi colposo plurimo e lesioni gravissime:

  • Nicolò Di Salvo, titolare della Quadrifoglio;
  • il direttore dei lavori del cantiere, il tecnico di Amap Gaetano Rotolo
  • il dirigente della Tek Giovanni Anselmo

“Nessuno degli operatori in possesso di rilevatori multigas era presente il 6 Maggio presso l’impianto di sollevamento fognario- scrivono i consulenti – Non risulta inoltre che le altre società dispongano di rilevatori multigas e di attrezzatura specifica per l’attività di lavoro in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento” – differentemente da Amap che sulla carta ne era fornita.

Tra le vittime anche un operaio interinale di Amap, Giuseppe La Barbera

Gli esperti : “i liquami fognari presenti nella vasca dell’impianto e nell’intero condotto fognario presentavano valori di solfiti e solfuri decisamente superiori ai limiti previsti per scarichi in rete fognaria”.

I primi accertamenti svelarono che gli operai che non indossavano le protezioni, non avrebbero dovuto scendere all’interno dell’impianto

Al centro dell’indagine, anche la serie di appalti.

Il numero delle vittime sul lavoro continua ad aumentare purtroppo, l’ultimo episodio verificatosi nel Siracusano, in contrada Maucioni a Pachino, dove un operaio 27enne, papà di un bimbo piccolo, è morto travolto da un mezzo meccanico, durante il suo lavoro in un cantiere, per conto di una ditta che stava eseguendo lavori per e-distribuzione (fonte ANSA).

 

La Procura di Siracusa, ha aperto un’inchiesta.

 

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