video dell’operazione

Clan Condello sotto scacco, operazione dei Carabinieri a Reggio Calabria e nella provincia di Cosenza.

La Procura della  Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore  Giovanni Bombardieri, scaturiti dalle risultanze emerse nell’operazione denominata  Metameria(eseguita nel febbraio 2021), ha dato esecuzione all’ultimo di quattro  provvedimenti di sequestro patrimoniale, emessi dal Tribunale del capoluogo – sezione Misure  di Prevenzione– diretta dalla presidente Natina Pratticò

La presente operazione nasce dall’indagine “Metameria”

La presente operazione nasce dall’indagine Metameriache – avviata nel  2017 dai Carabinieri del Reparto Operativo reggino, e diretta dai Sostituti della Dda Stefano Musolino, Walter Ignazitto

che ha portato il 16 febbraio 2021 all’emissione di 28 provvedimenti cautelari e a ricostruire i rapporti della cosca Condello di Archi con  imprenditori ritenuti come asserviti totalmente alla ‘ndrangheta oltre che ad operare il sequestro preventivo di 8 ditte che operano nei settori dell’edilizia, del turismo e dei servizi globali con un ammontare di beni strumentali pari a circa 6 milioni di euro

Il seguente 13 maggio 2021 l’indagine ha portato anche al sequestro di cinque imprese del  reggino per un valore di 15 milioni di euro e alla denuncia di 15 persone deferite a vario titolo  per riciclaggio e autoriciclaggio, violazione delle norme sulle accise e per fatturazione per  operazioni inesistenti. 

I provvedimenti di prevenzione scaturiti dalle citate attività investigative riguardano:  • I.F. 48enne; 

G.F. 43enne; 

P.N., 42enne; 

C.D., 42enne. 

L’attività, nello specifico settore della prevenzione, nel suo complesso ha consentito di dimostrare la pericolosità sociale e l’illecita accumulazione patrimoniale posta in essere dai  soggetti sopra elencati e nel contempo permettendo di sequestrare, per un valore complessivo  stimato di oltre 7 milioni di euro, i seguenti beni: 

• 7 imprese operanti nei settori dell’edilizia ed impianti elettrici, officine meccaniche per  mezzi pesanti, onoranze funebri e distribuzione di carburanti per autotrazione; • nr. 44 immobili siti nella provincia di Reggio Calabria e Cosenza;  

• nr. 65 autoveicoli di vario genere; nr. 4 quote societarie, nonché disponibilità finanziarie  pari a euro 155.000,00 per un valore complessivo di oltre 7 milioni di euro. 

L’esito di tale manovra investigativa evidenzia la mirata strategia di contrasto patrimoniale messa  in atto negli ultimi anni dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria che prevede la  stretta correlazione tra gli elementi acquisiti nel procedimento penale e quelli che vengono  utilizzati nel procedimento di prevenzione

La preliminare attività di congelamento dei  patrimoni strettamente connessi alla commissione del reato espressa attraverso il sequestro  preventivo viene quindi sistematicamente affiancata e rafforzata dal procedimento di  prevenzione che, allargando lo spettro di azione del sequestro patrimoniale a tutti i beni acquisiti  senza provvista durante il periodo di pericolosità sociale dei soggetti investigati, manifesta la  propria devastante potenzialità di aggressione ai patrimoni occulti dei sodalizi mafiosi. 

ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E CONTRASTO, I CARABINIERI SEQUESTRANO 477.930,00  EURO, ERANO NASCOSTI SOTTO TERRA 

Nella medesima ottica di contrasto è stata stretta la morsa ai controlli dei carabinieri del Comando  Provinciale di Reggio Calabria che, nei giorni scorsi, nel corso di servizi coordinati volti alla  prevenzione e repressione dei reati, svolti a largo raggio su tutto il territorio, hanno rinvenuto e  sequestrato un’ingente somma di denaro: 477.930,00 euro nel complesso, e alla conseguente alla  denuncia all’Autorità Giudiziaria G.A., 39enne, e G.D.A., 48enne, entrambi reggini e già con  pregiudizi di polizia, per ricettazione. 

In particolare, gli operanti, a seguito di una perquisizione effettuata presso un’abitazione in uso  a G.A., hanno rinvenuto in un’intercapedine del divano, la somma contante di 83.000,00 euro,  mentre esteso il controllo di polizia a un terreno esterno attiguo al fabbricato hanno scovato un  bidone in plastica, sigillato ed interrato, contenente la somma contante di 394.930,00. 

Il denaro così sequestrato, è stato assunto in carico e debitamente custodito in attesa di essere  versato su libretto di deposito giudiziario.

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