15 Novembre 2024 06:31
Clan dei Casalesi sempre sorvegliato dalle Forze dell’Ordine, scommesse online illegali, sotto inchiesta.
Le città italiane e non oggetto dell’operazione: Salerno, Ascoli Piceno, Agrigento, Avellino, Brindisi, Caserta, Catanzaro, Latina, Lecce, L’Aquila, Messina, Napoli, Potenza, Ravenna, Roma, Varese e in diversi stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta.
Dettagli dell’inchiesta
“sequestro preventivo di 11 siti internet e delle società “Europartner” e “IOCOSA LUDUM società cooperativa”, entrambe con sede legale a Mercato San Severino (SA), nonché di € 3 M nei confronti di CIRILLO Luigi Giuseppee
e di altri soggetti che, allo stato delle investigazioni, sono stati ritenuti essere suoi prestanome, quale profitto dei reati di cui si ipotizza la commissione.”
La Direzione Antimafia continua nella sua incessante opera di verifica e indagine sui casalesi, partendo da Salerno su 33 soggetti.
I reati contestati sono parecchi:
” delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, autoriciclaggio, e supporto al Clan dei Casalesi.
Cirillo Luigi Giuseppe il capo
Cirillo Luigi Giuseppe assieme ad altri verrebbe considerato il capo dell’organizzazione ” accusato di aver costituito una vera e propria holding dedita al gaming on line illecito sul territorio nazionale ed estero, avvalendosi anche dei legami con i vertici dei Casalesi.”
TANCREDI Luigi nei primi anni 2000′ ne avrebbe nel tempo incrementato notevolmente le potenzialità e la diffusione, utilizzando le ragguardevoli competenze nel settore tecnico-informatico.
L’organizzazione con base a San Severino, utilizzava server esteri tra Panama e l’Isola di Curacao, e si serviva di siti online .com e .eu senza autorizzazione dei Monopoli.
Il fine, scommesse clandestine, casinò, poker texas, Hold’em e pure collegamenti con la rete di scommesse non autorizzata in Italia dbgpoker.
Cooperative coinvolte
Alcune cooperative avevano sale giochi: “Europartner” e “IOCOSA LUDUM società cooperativa”, oggetto di sequestro preventivo.
Avevano creato una serie di livelli di pagamento per rendere proficua l’attività, servendosi di sistemi di pagamento skrill, simili a Paypal.
Un giro di soldi enorme
Il Cirillo avrebbe acquistato una serie di beni immobili. D’interesse è risultata, altresì, la vendita di una LAMBORGHINI Murcielago, fittiziamente intestata ad una società iscritta nei registri della Repubblica Ceca e ritenuta riconducibile ad uno degli odierni indagati, che sarebbe stata venduta ad una concessionaria di Torino ed i cui proventi sarebbero transitati, dopo vari passaggi finanziari, su un conto corrente a lui intestato a Panama.