Gasolio alle stelle, prezzi frutto di speculazione
CODACONS presenta un esposto alle procure della repubblica della Lombardia per possibili speculazioni sui rincari record dei carburanti.

CODACONS presenta un esposto alle procure della repubblica della Lombardia per possibili speculazioni sui rincari record dei carburanti.

CODACONS presenta un esposto contro caro carburante

I carburanti oggi, senza il taglio delle accise, costerebbero oltre 2,4 euro al litro quindi CODACONS presenta un esposto.

Il petrolio è calato dell’8% rispetto a marzo mentre i listini alle pompe aumentano continuamente.

Il prezzo attuale della benzina ha superato il record storico del 1976.

“Anche in Lombardia la magistratura dovrà intervenire sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti” ha dichiarato il Codacons, unica associazione italiana a scendere in campo con denunce penali contro il caro-benzina.

L’associazione infatti ha presentato  un nuovo esposto alle Procure della Repubblica di Milano, Brescia, Bergamo, Varese, Monza, Como, Pavia, Mantova, Cremona, Lecco, Lodi, Sondrio.

Ma anche all’Antitrust chiedendo di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati nelle ultime settimane in regione.

Codacons chiede anche di accertare possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese della Lombardia.

Rincari che non sembra essere giustificati

“Oggi la benzina costa oltre il 28,5% in più rispetto allo scorso anno, mentre il gasolio è rincarato di circa il 37,5% sul 2021 – spiega l’associazione – Un andamento dei listini del tutto anomalo, nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e che non sembra essere giustificato dalle quotazioni petrolifere”.

“Negli ultimi mesi, infatti, il petrolio ha raggiunto il suo picco il 9 marzo 2022, quando il Brent ha toccato la soglia dei 131 dollari al barile. – analizza il Codacons – In tale data la benzina, e senza il taglio delle accise pari a -30,5 cent scattato solo il 22 marzo, costava in media 2,048 euro al litro in modalità self. Mentre il gasolio costava 1,966 euro”. 

Oggi il petrolio è quotato ben al di sotto dei 120 dollari al barile, mentre la verde costa in media 2,075 euro al litro e il gasolio 2,030 al litro. 

Questo significa che nonostante le quotazioni del petrolio siano calate la scorsa settimana dell’8,4% rispetto a marzo e malgrado il taglio delle accise, benzina e gasolio costano oggi ingiustificatamente di più!

La gravità della situazione

Per dare un quadro della gravità della situazione, basta considerare che senza il taglio delle accise (30,5 centesimi7litro) la benzina costerebbe oggi oltre 2,4 euro al litro (2,38 euro il gasolio).

Oggi il record storico dell’ottobre 1976, quando un litro di benzina arrivò a costare 500 lire, pari a 2,31 euro è stato largamente superato.

Con il suo esposto Codacons chiede ad Antitrust e Procure di attivarsi per capire chi stia speculando aumentando ingiustificatamente i listini dei carburanti alla pompa. 

Infatti i prezzi salgono nonostante il calo del petrolio.

Chiede inoltre di aprire indagini sul territorio attraverso l’ausilio di Nas e Guardia di Finanza per i reati di manovre speculative su merci e aggiotaggio. 

Il presidente Marco Donzelli chiede il sequestro di atti e documenti utili presso le sedi delle società petrolifere presenti in Italia.

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