Corruzione al ministero del Lavoro: indagato l’imprenditore Iervolino, Concetta Ferrari, Francesco Cavallaro

Un’inchiesta della Procura di Napoli ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Danilo Iervolino, ex proprietario dell’università telematica Pegaso e presidente della Salernitana, per corruzione.

L’inchiesta era ancora frutto del lavoro di Nicola Gratteri quando era a Catanzaro

Secondo l’accusa, Iervolino avrebbe favorito l’assunzione del figlio della segretaria generale del ministero del Lavoro, Concetta Ferrari

E , alla Pegaso in cambio del parere favorevole del ministero sulla scissione del patronato Encal-Inpal in Encal-Cisal e Inpal.

Iervolino avrebbe inoltre concesso alla Ferrari e al marito una vacanza in un resort di Tropea, in Calabria.

E il noleggio di una barca e di un’auto, una borsa Luis Vitton del valore di 780 euro, cravatte griffate, e anche la vendita di un’Audi Q3 a prezzo fortemente ridotto a un altro figlio della funzionaria.

Intercettazioni e riscontri

L’inchiesta nasce da una serie di intercettazioni che vedono protagonisti Cavallaro e la Ferrari.

Gli inquirenti hanno poi raccolto ulteriori riscontri, tra cui la documentazione relativa all’assunzione del figlio della Ferrari alla Pegaso.

Indagati anche Cavallaro e D’Andrea

Oltre a Iervolino, sono indagati anche il segretario generale del sindacato Cisal Francesco Cavallaro e Fabia D’Andrea, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro.

Le reazioni

L’inchiesta ha suscitato reazioni di condanna da parte di politici e sindacati. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha dichiarato che “la corruzione è un cancro che deve essere estirpato”.

La difesa di Iervolino

Iervolino ha respinto le accuse, dichiarando di essere “ancora in attesa di conoscere con precisione i fatti contestati”.

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