Crash test, parliamo di test automobilistici particolari in voga fino all’anno scorso

Crash test,  Lawrence Patrick è stato un manichino umano.

Lawrence Patrick, una storia da raccontare:

“Avevamo bisogno di alcune informazioni su ciò che il corpo umano potrebbe sopportare”

L’obiettivo qual era? La “ricerca sulla sopravvivenza all’impatto umano” e i manichini non hanno tutte gli aspetti umani reali che servono alla ricerca.

L’esempio chiaro che illustra il concetto-base:

” la quantità massima che una gabbia toracica può comprimere senza causare lesioni alle cose morbide e bagnate al suo interno è di due pollici e tre quarti.

O che la velocità richiesta a un teschio umano per penetrare in un parabrezza del 1964 circa è di 12,9 mph.

Gli esperimenti li faceva in prima persona e/o coi suoi studenti, rischiava in prima persona per approfondire i possibili e reali effetti negativi sul corpo umano.

Il passaggio successivo in nome della scienza?

“abbiamo continuato con i cadaveri fino al raggio di infortunio”

Il problema etico esce dall’intervista nel sito, in questi termini:

“Alcuni lo erano, sì ..Ma il test è stato eseguito secondo regole rigorose ..I cadaveri sono stati trattati con rispetto .. I loro volti erano coperti ed erano vestiti”.

Finiti i cadaveri umani, cominciarono a usare gli animali

“Abbiamo visto scimpanzé cavalcare slitte trainate da razzi, un orso su un’altalena da impatto

Abbiamo osservato un maiale, anestetizzato e posto in posizione seduta sull’altalena nell’imbracatura, che si è schiantato contro un volante profondo a circa 10 mph”.

Le risposte alle domande tremende che ciascuno di  noi si farebbe, perchè?

Il ricercatore portava il caso dei piantoni dello sterzo  che avevano ucciso 1,2 milioni di conducenti nel 1964.

L’utilizzo dei maiali: avrebbero organi simili agli umani, questa la ragione del loro utilizzo nei crash test.

I test portati ad esempio:

The Head Drop (“lasciamo cadere la testa su una piastra d’acciaio”), il Thorax Impact (“colpiamo il suo petto con una sonda”)

e il test di flessione del busto (“una specie di pinza-le-gambe, piegalo-sopra”).

L’infelice pratica è proseguita fino ai nostri giorni. fece scandalo lafacoltà di Medicina dell’Università Paris-Descartes

All’università  erano stati donati dei corpi di persone decedute appunto a fini medici

L’università li ha poi venduti senza avvisare i familiari a società che eseguono invece crash test.

I dettagli raccontati, sono terribili:

Questa pratica del Centro per la Donazione dei corpi è stata confermata anche dal genetista ed ex presidente dell’Università (2007-2011), Axel Kahn:

Le persone che donano il proprio corpo alla scienza non sono consapevoli di farlo nell’ambito della contrattualizzazione privata, cioè integrando circuiti finanziari e, di conseguenza, c’è indubbiamente l’inganno

Cosa sono i crash test:

Test su urto frontale pieno, Urto frontale disassato, Urto laterale, Rollover (cappottamento)

e  altri come Il test dell’alce, La prova del palo, Il Test del pedone.

In ogni prova viene assegnato un punteggio al veicolo testato espresso in “stelline”, da 1 a 5.

  • L’EuroNCAP e l’ANCAP attribuiscono un punteggio dopo la prova d’impatto frontale disassato, laterale, del palo e del pedone.
  • L’NHTSA esegue i test frontale pieno e laterale, oltre al rollover.
  • L’IIHS prova i veicoli per il crash test frontale, pieno e disassato, per quello laterale oltre che per quello a bassa velocità (8 km/h).
  • L’OSA esegue la prova d’impatto frontale piena, disassata e laterale.

 

 

 

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