21 Novembre 2024 13:16
Chiesto il processo per l’investitore di Salvatore Di Buono
Nulla e nessuno potranno mai riportare indietro Salvatore Di Buono. Ma ora i suoi familiari potranno quanto meno rendergli un po’ di giustizia. Il tragico incidente stradale è accaduto ad Amantea, provincia di Cosenza, risale al 9 giugno 2023 ed è costato la vita al settantaquattrenne di San Lucido.
Il Pm della Procura di Paola, dott. Ernesto Sossano, ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale per M. G., 47 anni, residente ad Amantea, la conducente dell’auto che ha inopinatamente travolto la bicicletta su cui procedeva la vittima. Riscontrando la richiesta, il Gup del Tribunale di Paola, dott.ssa Carla D’Acunzo, ha quindi fissato per il 18 settembre 2024, alle ore 10, l’udienza preliminare.
La ricostruzione dell’incidente di Amantea
Il terribile sinistro, ricostruito dall’ing. Salvatore Cetraro, si è consumato poco prima delle 18.30, ad Amantea lungo la Statale 18. Il Sostituto Procuratore ascrive l’esclusiva responsabilità all’indagata, che era alla guida di una Volkswagen Touran.
Per citare l’atto, la donna “superando la bicicletta di Di Buono che procedeva lungo la stessa direzione, urtava con l’estremità anteriore destra del veicolo il velocipede sull’estremità sinistra del manubrio”.
L’urto tra l’auto e la bici è stato fatale
A seguito della collisione Di Buono è rovinato sull’asfalto, riportando politraumi gravissimi che ne hanno causato il decesso praticamente immediato. A confermarlo è la perizia autoptica affidata dal Pm al medico legale dott. Saverio Gualtieri. Alle operazioni peritali ha partecipato, quale consulente tecnico per la parte offesa, anche il dott. Raffaele Gangale messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso l’Area manager per la Calabria Giuseppe Cilidonio, si sono affidati per essere assistiti e ottenere giustizia i familiari di Salvatore Di Buono, unitamente all’avv. Antonio Natali del Foro di Catanzaro, e accompagnati anche dall’avvocato di famiglia Carlo Di Buono del foro di Paola.
I quali ora, così come Studio3A, si aspettano una condanna congrua per la responsabile della tragedia, pur sapendo che nessuna pena sarebbe commisurata per ripagarli della loro immensa perdita.