26 Dicembre 2024 12:58
Gli esami hanno riscontrato l’alterazione psicofisica dell’automobilista trevigiano
Non ha solo invaso la corsia opposta uccidendo una persona e ferendone altre due. Guidava anche sotto l’effetto di alcol e droga. E’ stato un altro duro colpo per i familiari di Dorjo Duka, il trentenne albanese deceduto nella notte di domenica 21 gennaio, apprendere che la morte del loro caro potrebbe essere stata causata anche dallo stato di pesante alterazione psico-fisica nel quale si trovava, colpevolmente e irresponsabilmente, R. B., 45 anni, nato a Conegliano e residente a Codognè.
A bordo dell’auto c’era anche il cugino venticinquenne di Dorjo Duka. Il giovane è tutt’altro che fuori pericolo, rimane ricoverato nel reparto di Terapia intensiva del nosocomio di Pordenone. Mercoledì i medici hanno dovuto sottoporlo ad un intervento chirurgico d’urgenza per complicanze. Si leva dunque ancora più forte la richiesta di verità e giustizia della moglie di Duka, la coppia si era sposata da appena nove giorni, dei genitori, del fratello e della sorella, assistiti da Studio3A.
Disposta anche una perizia cinematica sul tragico incidente costato la vita a Dorjo Duka
A rivelare gli inquietanti sviluppi delle indagini l’avviso di accertamenti con il quale il Pm della Procura di Pordenone dott. Federico Baldo ha disposto una consulenza tecnica cinematica. L’obiettivo è ricostruire l’esatta dinamica, le cause e tutte le responsabilità del terribile sinistro. L’incarico sarà conferito lunedì 30 gennaio, alle ore 9.00, presso il comando provinciale del Norm di Pordenone, all’ing. Enrico Bellomo.
Alle operazioni peritali parteciperà quale consulente tecnico per le parti offese anche l’ing. Iuri Collinassi messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, a cui, attraverso gli Area manager per il Veneto, dott. Riccardo Vizzi, e per il Friuli, Armando Zamparo si sono affidati i congiunti della vittima, unitamente all’avv. Laura Fagotto del foro di Pordenone. Il ctu analizzerà anche i dati della scatola nera della Mercedes per valutare con precisione la velocità tenuta al momento dell’impatto.
1,46 di tassi alcolemico e cocaina nelle urine: l’irresponsabile condotta dell’investitore
Per citare l’atto, il Pm imputa al conducente della Mercedes “colpa consistita in negligenza e/o imprudenza e/o imperizia o comunque in inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline del C.d.S., in quanto, mentre stava affrontando una curva, non regolava la velocità del veicolo in modo che fosse evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose”.
Inoltre, prosegue, “era alla guida in stato di ebrezza alcolica con tasso alcolemico di 1.46 grammi per litro e in stato di alterazione psico-fisica essendo risultato positivo alla cocaina nelle urine”. A causa di tutte queste infrazioni, l’indagato “invadeva la corsia di marcia opposta e, andando a impattare contro la Fiat Grande Punto, cagionava un incidente stradale causando la morte di Dorjo Duka”.
I funerali di Dorjo Duka
In questo clima di grande dolore, di apprensione per le sorti del venticinquenne ancora in prognosi riservata e ora anche di rabbia per una condotta di guida al limite del criminale da parte del responsabile della tragedia, i familiari di Dorjo Duka e la comunità albanese si apprestano a dare l’estremo saluto al loro caro.
L’autorità giudiziaria ha dato il nulla osta alla sepoltura e all’espatrio. Studio3A si era prodigato per ottenerli il prima possibile. Ieri, mercoledì, la salma è partita da Pordenone alla volta di Bari. Poi in traghetto raggiungerà l’Albania e arriverà infine a Tirana per i funerali. Questi, salvo imprevisti, saranno celebrati domani, venerdì 26 gennaio.