15 Novembre 2024 03:34
La Procura vuole fare luce sul decesso della 56enne
La Procura di Ragusa ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario per la morte, a soli 56 anni, di Silvana Perticone.
Il Pm dott.ssa Monica Monego ha inoltre iscritto quattro medici nel registro degli indagati. Un atto dovuto anche per dare loro modo di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti tecnici non ripetibili.
La procura, infine, ha disposto l’autopsia sulla salma, posta sotto sequestro così come tutte le cartelle cliniche. Questo per accertare l’esatta causa del decesso ed eventuali responsabilità da parte dei dottori che l’hanno avuta in cura.
Il calvario vissuto da Silvana Perticone
La cinquantaseienne di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è deceduta in circostanze tutte da chiarire mercoledì 21 febbraio all’ospedale di Vittoria, nel Ragusano. Per due volte, nell’arco di ventiquattr’ore i suoi familiari l’avevano condotta all’ospedale Gravina di Caltagirone. La donna era in preda a forti dolori intestinali e vomito. Ma in entrambi i casi era stata rimandata a casa, pur continuando a stare male.
Non sortendo alcun risultato i medicinali prescritti, la donna e i suoi cari hanno allora deciso di rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria. La paziente, dopo le prime visite, è stata indirizzata al nosocomio di Ragusa per effettuare una Tac, al momento non funzionante a Vittoria. L’esame ha dato esiti allarmanti. La cinquantaseienne, com’è stato spiegato ai suoi congiunti, è tornata subito nel nosocomio di Vittoria per essere operata d’urgenza.
Un intervento chirurgico che però non è bastato a salvarla. Il giorno dopo è deceduta. I medici non riuscivano a capacitarsi di come la paziente potesse essere arrivata al Guzzardi in quella situazione così critica.
I familiari ora si aspettano giustizia
I congiunti di Silvana Perticono sono rimasti sconvolti per l’improvvisa e inspiegabile perdita, anche perché la donna non aveva mai sofferto di alcuna patologia. Pieni di dubbi e perplessità circa le cure prestatele, hanno quindi deciso di andare fino in fondo per fare piena luce sui fatti e per ottenere giustizia.
Attraverso l’Area manager per la Sicilia e responsabile della sede di Ragusa, Salvatore Agosta, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Alfredo Vinciguerra del Foro di Ragusa.
Aperto un fascicolo e ordinata l’autopsia
Dopo la denuncia fatta, la dott.ssa Monego ha infatti aperto un fascicolo e sottoposto a indagine G. T., 75 anni, il medico dell’ospedale di Caltagirone che, dopo la visita in reparto, avrebbe dimesso la signora Perticone, V. C., 38 anni, chirurgo dello stesso ospedale Gravina, S. R., 45 anni, chirurgo al presidio ospedaliero di Vittoria, e un’altra dottoressa, C. D. A., 32 anni, anch’essa chirurgo.
Inoltre, il Sostituto procuratore ha ordinato l’autopsia, i cui esiti saranno fondamentali per dare risposte. L’esame si terrà sabato 9 marzo, alle ore 11. Alle operazioni peritali parteciperà quale consulente tecnico di parte per i congiunti di Silvana Perticone anche il dott. Ferruccio Santangelo, medico legale messo a disposizione per i propri assistiti da Studio3A.