Disagio e paura a Rancio Valcuvia (VA), disagio paura ed ansia, la storia vera dei residenti

Disagio e paura a Rancio Valcuvia (VA), disagio paura ed ansia, la storia vera dei residenti

Due residenti raccontano la loro triste esperienza avvenuta d notte:

“non hanno visitato solo noi ma l’intero quartiere” e ci sarebbero dei piccoli video ma non si distingue il volto.

Dalle  23:30 alle 04:00 del mattino, ha aperto macchine, ed entrato in alcune case.

La reazione dei residenti?

“ognuno a casa propria” è il comportamento abituale che però ora sta cambiando, l’unione fa la forza.

Spaventati ma come vivono?

Non si vive, si sentono rumori dal bosco “cani che abbaiano”.

Il bosco è bello dal punto di vista naturalistico, ma in questi casi protegge chi non ha buone intenzioni.

Chiamati i Carabinieri come è giusto e corretto che avvenga, eppure la sorpresa dei residenti è tanta.

L’uomo ha atteso che i Carabinieri se ne andassero per tornare a fare quello che aveva in mente.

Noi comuni mortali non agiremmo così, lui invece, è un “professionista” che valuta con lucidità cosa fare.

Lo spavento dei residenti non è solo avere a che fare con ladri, gente che spaccia ecc. sono più che convinti che la situazione sia fuori controllo.

Il ladro controlla i movimenti delle forze dell’Ordine, che naturalmente intervengono su richiesta e stanno anche facendo prevenzione.

Ci sono incontri periodici tra le forze dell’Ordine anche assieme al Prefetto e ai parlamentari che spingono per il controllo del territorio.

A giudicare dai fatti ancora non basta, servono strumenti giuridicamente adeguati, personale specializzato tutte le tecnologie possibili e immaginabili.

Intervenire sulla strada è un conto, nei boschi è rischioso e difficile: per esempio in altre situazioni si possono usare i droni, ma non in questi casi.

Ci sono le fototrappole che di solito si usano per individuare chi abbandona i rifiuti, le intercettazioni telefoniche sono un altro strumento.

Le sim sono comunque reperibili sul mercato nero, e cambiate spesso, usando documenti rubati.

Restano i cani che possono dare l’allarme, se non li avvelenano, altro rischio.

Alla fine il fattore umano, come al solito, è quello che fa la differenza:

osservare tutti i dettagli di chi si muove nell’ombra, altezza, vestiti, modo di camminare, ecc.

Sono tanti piccoli dettagli che messi assieme possono fare la differenza, ma è chiaro che ci voglio persone sul posto e del posto che monitorino giorno e notte.

Noi ci siamo  e nel nostro piccolo facciamo la nostra parte, garantendo l’anonimato a chi vorrà scrivere e parlare.

 

 

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