Dugin disperato dopo la tristissima fine della figlia dilaniata dalla bomba.
E chi non lo sarebbe dopo l’atrocità della morte di una figlia, a livello umano, nessuno potrebbe avere nulla da ridire.
Non si uccide una persona per dare un’avvertimento, da noi si direbbe mafia oppure terrorismo
Gli ucraini dicono di non sapere nulla, eppure i commenti sono atroci
nel sito dei servizi di sicurezza ucraini con la scritta “Liquidata”
I commenti si sprecano e si capisce:
“Putin e Dugin sono vicini, hai appena colpito la figlia di qualcuno, che è amica di Putin. Hai attaccato qualcuno che Putin conosceva personalmente.
Il tuo tempo del giudizio sta arrivando, prega che Dio sia misericordioso perché Putin non lo farà.”
La colpevole?
Natalya Vovk, ritenuta un’agente ucraino ora in fuga, coincidenze che diventano prove schiaccianti, per i russi, del suo coinvolgimento (da HuffPost Italia)
Il canale Telegram Intel Slava Z mostrail tesserino che certifica il suo ruolo nelle forze militari ucraine.
Grande ed incredibile efficienza nel trovare la colpevole per distrarre l’opinione pubblica russa ed evitare che si pensi a oppositori interni?
“Quanto al fatto in sé, io penso che nessuno tra gli esseri umani è più abbietto, ributtante e meritevole di nessuna pietà di chi attenta alla vita dei poeti e dei filosofi.
E dico che se il demone dell’abbandono stava in me prendendo il sopravvento spingendomi ad isolarmi, a ritirarmi, a farmi reduce a riposo, questa notte quel demone è stato trafitto dall’arma più affilata in mio possesso.
Il mio zaino è di suo ricolmo di testimoni raccolti lungo la via.
Tante sono le croci a lato del mio percorso con cui ho dovuto fare i conti, ma questa che oggi sovrasta il corpo di Daria è la più infuocata.
Hanno attentato alla Grazia, alla Bellezza e io ho il dovere di onorarla facendomi carico di una quota parte del suo lascito.
Sono vecchio, ma ancora in armi…a maggior ragione per Daria che il Destino mi ha fatto incontrare”.
“A seguito di misure di ricerca urgenti, il Servizio di sicurezza federale ha risolto l’omicidio della giornalista Darya Dugina”, ha annunciato l’Fsb.
Alexander Dugin, ideologo e padre dell’uccisa ritenuto vicino al presidente russo Vladimir Putin, commenta amaramente:
il “brutale omicidio” della figlia avvenuto sabato sera “davanti a me”.
Aggiunge pure sul conflitto in Ucraina:
“abbiamo bisogno solo della vittoria. Mia figlia ha sacrificato la sua vita di giovane donna sul suo altare. Quindi per favore raggiungetela!”.
Gli estoni, sulla possibile estradizione:
” Non abbiamo ricevuto nessuna informazione ufficiale o richiesta da parte di le autorità russe su questo”.
Mistero dei misteri, se è lei la vera responsabile, perchè i russi non chiedono l’estradizione?
La partita si apre ora, chi l’ha aiutata e per quale motivo, ucraini ( battaglione Azov) assieme a scontenti del regime, assieme?
Putin ora reagirà alla grande e il mondo trema.
https://youtu.be/SVYROikdRAk
Il Presidente Putin scrive ai Genitori di Daria.
Le condoglianze di Vladimir Putin ai genitori di Darya.
“Cari Alexander Gelevich e Natalya Viktorovna, per favore accettate sincere condoglianze e parole di sostegno in relazione alla perdita più difficile e irreparabile che vi è capitata. Un crimine vile e crudele ha posto fine alla vita di Darya Dugina, una persona brillante e di talento con un vero cuore russo: gentile, amorevole, comprensiva e aperta. Giornalista, scienziata, filosofa, corrispondente di guerra, ha servito onestamente il popolo, la Patria, ha dimostrato con i fatti cosa significa essere un patriota della Russia. Il ricordo di Darya Dugina sarà preservato per sempre da parenti e amici, dalle persone che la pensano allo stesso modo e dai suoi collaboratori. Forza e coraggio a voi in quest’ora di lutto”
Vladimir Putin
Sarà quello che sarà ma la reazione sarà pesante, e si capisce, colpire anche se indirettamente l’ideologo di Putin avrà conseguenze nefaste.
Chi ha compiuto un simile misfatto ha voluto dare un segnale per indebolirlo e fargli capire che anche lui è a rischio, oppure per spingerlo a una reazione incomposta.
Dispiace che per meri calcoli politici ci sia andata di mezzo una giovane donna.