Elettrodotto da Italia con la società tunisina Steg

Elettrodotto da Italia, inserito in accordo al Regolamento UE 347/2013

Il progetto, inserito in accordo al Regolamento UE 347/2013 nella lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI):

– spiega una nota di Terna – è previsto un investimento di circa 850 milioni di euro.

La novità spiegata da  Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna:

Elettrodotto da Italia con la società tunisina Steg
Elettrodotto da Italia con la società tunisina Steg

“Si tratta di una decisione storica”

E aggiunge: “Per la prima volta, infatti, i fondi comunitari CEF sono stati assegnati a un’opera infrastrutturale sviluppata da uno Stato Membro e da uno Stato Terzo”.

«Grazie a questa opera, l’Italia potrà concretamente diventare un hub energetico del Mediterraneo», ha dichiarato Stefano Donnarumma.

La Commissione europea al cofinanziamento del progetto di interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia (#TUNITA)
Bruxelles sosterrà l’opera con 307 milioni di euro

 

Alcuni incarichi importanti di Donnarumma:

Dal 2012 al 2015 ha lavorato nel Gruppo Aeroporti di Roma (controllato da Gemina

E successivamente incorporata in ATLANTIA) col ruolo di Direttore Airport Management e Accountable Manager degli Aeroporti di Fiumicino e Ciampino e Consigliere di alcune società del Gruppo.

Nel 2007 è entrato nel Gruppo Acea

In Acea dove ha ricoperto la carica di Presidente Esecutivo di Acea Distribuzione (reti elettriche di Roma) e consigliere di Acea ATO2 (reti idriche di Roma e provincia).

I dettagli dell’opera:

Si tratta di 200 km di cavi sottomarini HVDC ad una profondità di quasi 800 metri attraverso il Canale di Sicilia.

 Un vero e proprio ponte energetico da 600 MW in corrente continua che collegherà la stazione elettrica esistente di Partanna, in provincia di Trapani, ad una stazione di nuova realizzazione nella penisola di Capo Bon, lato Tunisia.

 

 

 

Condividi sui social