21 Novembre 2024 20:09
Era sana di mente la mamma che ha ucciso le figlie, lo stabilisce una perizia psichiatrica, non c’è nessuna mancanza da parte del comune.
Era sana di mente la mamma che ha ucciso le figlie
Dal fascicolo di Sachithra Dewendra, la mamma che ha soffocato nel sonno le sue bambine, non emergono “carenze” da parte del Comune.
La donna ha ucciso le sue bambine nella casa accoglienza di Porto San Pancrazio e successivamente si è suicidato buttandosi nell’Adige, ma non aveva nessuna patologia.
Qualcuno aveva sollevato dubbi sul fatto che Sachithra non fosse mai stata sottoposta a perizia psichiatrica.
Al contrario la perizia c’è stata ed è risultato che la donna non soffriva di alcuna patologia psichica.
Inoltre nessuno l’aveva sottoposta ad alcun tipo di terapia farmacologica.
I servizi sociali hanno eseguito fedelmente gli ordini
I servizi sociali di palazzo Barbieri avrebbero eseguito fedelmente tutto quello che il Tribunale dei Minori di Venezia aveva prescritto nel decreto dell’ottobre 2020.
In altre parole avevano affidato, con il consenso della madre, le bimbe ad una comunità protetta. Inoltre avevano provveduto ad una visita psichiatrica per la donna e alla verifica della capacità genitoriale di entrambi i genitori.
Per di più avevano anche avviato la procedura per favorire incontri protetti tra le bimbe e il padre.
I servizi sociali precisano inoltre che, dopo la visita psichiatrica del novembre 2020, avevano avviato l’iter per gli incontri protetti tra bimbe e padre.
Ma i tempi sono diventati lunghi perché la donna si opponeva.
Una donna sola
La mamma e le sue due bimbe era arrivate nella struttura del comune nel gennaio del 2021.
Sachithra Nisansala Fernando Mahawaduge Dewendra era in Italia da oltre venti anni.
Prima di restare incinta faceva la badante poi era entrata a fare parte della numerosa famiglia del marito.
In Italia la donna non aveva parenti e non aveva mai imparato bene la lingua italiana.
Inoltre non sembrava andare molto d’accordo con la famiglia del marito.
Le persone che la conoscevano e la frequentavano avevano sentito spesso dirle la frase: “Piuttosto che dare le bambine a mio marito le ammazzo e mi ammazzo”.
La donna ha ripetuto la stessa frase anche durante i colloqui con i medici che la restavano per giudicare la sua capacità genitoriale.