14 Novembre 2024 12:17
Ergastolo, il verdetto tanto atteso dai famigliari e dall’opinione pubblica italiana dopo l’omicidio in Congo.
Ergastolo. La sentenza è appellabile, afferma ANSA in una nota
Ergastolo ma non pena di morte, che era osteggiata dalla famiglia con cui siamo in contatto e di cui abbiamo parlato in diverse occasioni.
Fondazione Mama Sofia ha lanciato questa petizione e chiediamo di condividerla.
No alla pena di morte per i responsabili dell’omicidio di Luca Attanasio
La Fondazione Mama Sofia, presieduta da Zakia Seddiki Attanasio, dice no alla pena di morte nel processo in corso a Kinshasa
Il processo è nei confronti dei responsabili dell’omicidio dell’Ambasciatore Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustafa MIlambo.
“Ho accolto con dolore – dichiara Zakia Seddiki Attanasio – la richiesta di condanna alla pena di morte per gli imputati, nel processo in corso a Kinshasa, per l’assassinio di Luca, Vittorio e Mustafa.
Le sei persone accusate dell’omicidio dell’ambasciatore d’Italia in Congo:
Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo sono state condannate all’ergastolo da un tribunale congolese.
Luca Attanasio è stato un diplomatico italiano, ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo
Diplomatico fino alla sua morte per le ferite riportate nell’agguato presso il villaggio di Kibumba, vicino alla città di Goma.
La moglie di Luca ha dichiarato:
La moglie dell’ambasciatore ucciso nel febbraio 2021 a Goma commenta l’imminente viaggio di Francesco nella Repubblica Democratica del Congo.
Il caso lo seguiamo da vicino, in seguito all’incontro tra il sottoscritto e il padre dell’ambasciatore in occasione di una festa di laurea organizzata da ISFOA
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