Ergastolo per omicida

Ergastolo per omicida, di don Roberto Malgesini, nato a Morbegno il 14 agosto 1969. 

Era il 15 settembre 2020, alle 8 del mattino, il prete stava preparando come di consueto, le colazioni per i poveri, quando avviene il suo omicidio.

Un ricordo importante tra i tanti che lo hanno conosciuto e apprezzato, come dal video, che potete vedere cliccando qui e nel sito di Popoli e Missione:

“i poveri della città non sono lasciati soli, c’è anzi, un’attenzione in più per tutti”.

Ridha Mahmoudi, uno dei poveri che Don Roberto aiutava quotidianamente, lo uccide barbaramente.

Don Roberto lo avevo aiutato con un avvocato per difendersi nei processi in cui era imputato

L’omicida lo ha avvicinato e ucciso con un grosso coltello da cucina. 

La Corte d’Assise di Como condanna il suo omicida all’ergastolo accogliendo la richiesta del pm Massimo Astor

L’avvocato dell’omicidio cerca di far assolvere l’imputato, come avviene in questi casi: di considerare l’uomo incapace d’intendere e di volere.

Mahmoudi temeva che il prete, sapendo della sua presenza irregolare in Italia, lo potesse far rimpatriare in Tunisia, luogo di provenienza dell’uomo.

Irregolare in Italia dal 2014. Arrivato nel 1993 dalla Tunisia, si era sposato con una donna italiana e lavorava (AGI).

Il pensiero del possibile rimpatrio lo attanagliava, si era separato e vagava per la città: ciononostante Don Roberto gli portava il cibo per la sopravvivenza.

La sua condanna

  Mahmoudi ebbe una prima condanna “per estorsione e maltrattamenti in famiglia” assistito dal suo avvocato  Simone Gatto.

 “Gli chiesi che senso aveva aiutare certe persone che non dicono neanche grazie. Almeno noi abbiamo la parcella, gli feci notare.

La sua risposta me la ricordo perfettamente: ‘Gesù perdonò e salvò coloro che lo stavano mettendo sul crocifisso”.

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