22 Novembre 2024 14:02
Evitare “danni collaterali”, polemica sindacale dopo la circolare del Dirigente
Evitare “danni collaterali”, la nota che fa discutere da parte del Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale per la Lombardia.
Cosa prevede il Dirigente?
Nella circolare viene fortemente consigliato che le pattuglie, nel caso frequente di inseguimento di veicoli che non rispettino l’intimazione all’alt, limitarsi ad annotare il numero di targa
E aggiunge pure: modello del veicolo e direzione di marcia, allo scopo di diramare, ad altre pattuglie, le ricerche tese al rintraccio dei fuggitivi.
Le conseguenze possibili in caso di mancato rispetto del “suggerimento”
Si sottolinea nella che ci potrebbero essere “numerose conseguenze – penali, amministrative, disciplinari, erariali, nonché quelle etico morali –
In quale caso? Nelle situazioni ” nelle quali si incorrerebbe nel caso in cui il tentativo di bloccare la marcia dei malintenzionati dovesse generare “danni collaterali”.
Le considerazioni del sindacato, Il Segretario nazionale Gianpiero Timpano
Riteniamo che gli operatori ben conoscono i rischi, anche normativi, di un mestiere sempre più difficile da esercitare, ma abbiano altrettanto chiaro il servizio che devono garantire al Paese.
L’analisi del sindacalista prosegue esternando pubblicamente la contrarietà e anche il disagio per chi si sente tra l’incudine e il martello:
lo Stato e i delinquenti
L’affondo e l’accento sulla professionalità messa in dubbio, rispetto a motivazioni di tipo politico e/o economiche di chi dirige e non vuole “seccature”, ricorsi e interventi dall’alto.
E infatti Timpano entra nel merito:
La consapevolezza di doversi preoccupare maggiormente delle responsabilità piuttosto che delle insidie dei malfattori di turno è davvero mortificante:
“vorremo preoccuparci di assicurare i delinquenti alla giustizia e non delle conseguenze interne! Ci chiediamo,
inoltre, a che livello scenderà l’effetto deterrente del personale in divisa appena i malfattori capiranno che non verranno più inseguiti!
Le forze dell’ordine prive di autorevolezza e di serenità operativa non possono assolvere il loro compito istituzionale e non impediranno che taluni soggetti, oltre a fuggire impunemente, compiano reati ben peggiori di quelli previsti dal Codice della Strada.
Siamo certi che non è questo quello che vogliono i cittadini lombardi dalle loro Forze dell’Ordine! “.
Siamo in un periodo in cui ognuno pensa per se e cerca di mantenere la sua posizione al di là di tutto e tutti.
La professione del poliziotto (carabinieri o finanziere) è fortemente esposta a critiche, quando ci sono episodi pesanti che possono accadere quando si opera senza conoscere chi si ha davanti.
E lo Stato dovrebbe garantire tranquillità agli operatori dell’Ordine, tutela giuridica e sanitaria, invece talvolta si opta per soluzioni di “comodo” e di basso profilo.
Intendiamoci, c’è di mezzo la politica con le sue leggi ondivaghe e poco chiare e di conseguenza a cadere, tutti coloro che sono interessati cercano di rischiare il meno possibile.
Chi invece sta sulla strada non sempre ha il tempo di commisurare tutte le eventualità e possibilità annesse e connesse: deve agire nel migliore dei modi, rischiando anche l’incolumità.
Coloro che stanno in ufficio magari la vedono diversamente e hanno altri progetti e pensieri.