22 Novembre 2024 06:04
Ferrara. Intervento dei Carabinieri nella nottata tra il 10 e l’11 aprile 2023, il 23 enne G.S., noto agli uffici di polizia
Ferrara. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza, si è posto alla ricerca della propria compagna 32 enne, che era momentaneamente ospite a casa di un’amica.
Il giovane, individuata l’abitazione dell’ospitante, vi si è introdotto ed ha dato inizio ad una violenta
discussione con la compagna e con l’amica padrona di casa, nel corso della quale ha anche danneggiato alcune porte e suppellettili.
Le due donne hanno quindi richiesto l’intervento di una pattuglia dell’Arma.
All’arrivo dei militari l’uomo si era già allontanato, per poi fare ritorno successivamente sul posto con una mano sanguinante, che si era ferito danneggiando un vetro dell’appartamento.
La Centrale Operativa ha quindi inviato sul posto anche sanitari del 118 che hanno provveduto a medicare l’uomo e tranquillizzare le due donne in evidente stato di agitazione.
Al termine dell’intervento l’uomo è rientrato presso il proprio domicilio di Fiscaglia, mentre le due donne sono rimaste nell’appartamento.
La movimentata serata sembrava conclusa quando, dopo alcune ore, il giovane si è ripresentato presso l’abitazione delle vittime.
E al suo rifiuto di farlo entrare, ha reagito violentemente abbattendo e danneggiando porte ed oggetti.
L’azione ha richiesto un nuovo intervento delle pattuglie della Stazione Carabinieri di Migliarino (FE)
I Carabinieri, giunti sul posto immediatamente, hanno colto sul fatto G.S. ed hanno proceduto al suo arresto in flagranza di reato per violazione di domicilio con violenza sulle cose.
Le ferite riportate dall’aggressore nel corso anche della seconda azione violenta, ne hanno reso necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale di Lagosanto (Fe) per le medicazioni del caso.
Successivamente i Carabinieri hanno trasferito l’arrestato nelle camere di sicurezza della
Compagnia di Portomaggiore, ove ha trascorso la notte, in attesa dell’udienza di convalida.
La mattina di martedì 11 aprile, il Giudice Monocratico del Tribunale estense ha convalidato l’arresto e
successivamente, a seguito di richiesta di patteggiamento dell’imputato, lo ha condannato alla pena di un anno e sei mesi di reclusione.