Formia. Pusher che venivano retribuiti per la loro attività

Formia. Nell’ambito dell’operazione “Anargiri 2”, le autorità italiane hanno effettuato un’azione di polizia per contrastare un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti.

Questa operazione si è svolta in diverse località, tra cui Napoli, Isernia, Vercelli, Melfi (PZ), Minturno (LT), Santi Cosma e Damiano (LT) e Castelforte (LT).

I carabinieri del Comando Provinciale di Latina, con il supporto di unità speciali come elicotteristi e unità cinofile, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Cassino.

L’operazione ha portato all’arresto di 17 persone, con varie misure cautelari:

4 in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 3 con divieto di dimora e 8 con obbligo di presentazione alle autorità.

Le accuse rivolte a questi individui includono detenzione di sostanze stupefacenti finalizzate allo spaccio e il possesso illegale di armi da fuoco.

L’indagine, denominata “Anargiri 2”, ha smantellato un gruppo criminale attivo nel sud Pontino, in particolare nei comuni di:

Castelforte, Santi Cosma e Damiano e dintorni. Alcuni membri di questa organizzazione erano collegati al clan “Mendico Antinozzi”, associato al più ampio “clan dei casalesi”, un’organizzazione criminale.

L’indagine, sviluppata dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile (N.O.RM.) – Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Formia.

E ha coinvolto attività tecniche, dinamiche e riscontri sul campo. L’operazione è durata da ottobre 2020 a maggio 2021 e ha portato a:
  • Rilevare un’attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana in diversi comuni della zona.
  • Identificare le fonti di approvvigionamento della droga da Napoli e Roma.
  • Sequestrare complessivamente quantità significative di cocaina, hashish e marijuana.
  • Effettuare 10 arresti in flagranza di reato.
  • Denunciare 2 persone per traffico di stupefacenti e altre 2 persone per possesso illegale di armi da fuoco.
  • Segnalare diverse persone alle autorità amministrative per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti.

L’organizzazione adottava precauzioni per evitare l’intercettazione, utilizzando metodi di trasporto e comunicazione discreti.

Un aspetto particolare dell’indagine è stata l’attività di uno degli indagati che, nonostante fosse agli arresti domiciliari, continuava a gestire il traffico di droga tramite “pusher”

Pusher che venivano retribuiti per la loro attività.

Inoltre, è emerso che lo stesso indagato aveva organizzato un’azione per far arrestare un “pusher” che aveva rubato alcune partite di droga, collaborando con un ex appartenente ai Carabinieri.

Questa operazione rientra in un più ampio sforzo delle autorità per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti nel territorio della Compagnia di Formia.

Da parte del Comando Provinciale dell’Arma di Latina.

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