21 Novembre 2024 19:30
Gatta presa a fucilate: è sopravvissuta , ma ha perso un occhio. Allarme nella zona di via Brigate Garibaldi, a Varallo Sesia.
Pare non si tratti di un caso isolato
La gatta presa a fucilate è viva ma ha perso un occhio. Come raccontato da Notizia Oggi, secondo molti residenti a Varallo, nella zona di via Brigate Garibaldi nei pressi del supermercato, qualcuno si diverte a far del male ai gatti.
Nelle scorse settimane una gatta è tornata a casa con un occhio ferito. Il proprietario l’ha portata immediatamente dal veterinario per le cure del caso. Il veterinario ha constatato la presenza di pallini, tra l’occhio e la mandibola e sul dorso, sparati quasi sicuramente da una carabina.
Un episodio di crudeltà senza giustificazioni che ha fatto soffrire il malcapitato animale e la sua famiglia
L’accaduto è stato denunciato ai Carabinieri che stanno indagando per scovare i colpevoli. Al vaglio ci sarebbe anche un altro episodio. Ci sarebbero infatti delle fotografie di un gatto randagio bianco e arancione trovato privo vita nella stessa zona con segni di sparo sul muso.
Maltrattamenti di animali: cosa fare?
Il cittadino che è a conoscenza di un reato contro gli animali può segnalare o denunciare nei casi gravi, il fatto alle Forze dell’Ordine. Le Autorità competenti hanno l’obbligo di ricevere le denunce, accertare le responsabilità.
Nel caso invece di rischio per la salute degli animali (come per animali maleodoranti o i cui escrementi non vengono raccolti dal proprietario) è possibile richiedere l’intervento dell’Autorità Sanitaria (Azienda per la Tutela della Salute) che, svolgendo funzioni di pubblico ufficiale, è tenuta a fare un sopralluogo e, successivamente, a segnalare eventuali ipotesi di reato alle autorità affinché procedano penalmente nei confronti del colpevole.
Dove denunciare il maltrattamento di animali
La denuncia per maltrattamento di animali deve essere effettuata alle Forze di Polizia che hanno l’obbligo di intervenire e hanno la possibilità di farlo con tempestività per interrompere il reato. Può altresì essere effettuata alla Procura della Repubblica, con o senza il patrocinio di un avvocato.