Parlamento europeo sotto attacco hacker

Hacker, Ats Insubria precisa dopo il blocco informatico di cui abbiamo parlato in precedenza

 I tecnici informatici dell’Ats Insubria proseguono nelle attività di ripristino dei sistemi dopo l’attacco hacker degli scorsi giorni.

Diversi i servizi dell’Agenzia, dedicati alla popolazione, che sono nuovamente disponibili.

La priorità di intervento – spiega l’Ats – è stata riservata alla riattivazione delle funzionalità legate alla gestione della pandemia da covid:

attivazione quarantena per i cittadini positivi, attività di tracciamento, prenotazione tamponi da parte dei medici di medicina generale, rilascio provvedimenti di guarigione.

Non si ravvisano criticità legate alla medicina di base ed è stato riattivato anche il servizio di posta elettronica

Il fine: garantire una comunicazione più agevole tra il personale dell’Agenzia e gli utenti.

Il sito istituzionale è ancora temporaneamente fuori servizio, viene comunque assicurata la consultazione dell’albo pretorio e del portale dedicato alle misure per la famiglia.

Il direttore generale, Lucas Maria Gutierrez, spiega che l’Ats Insubria, come altri Enti del sistema sanitario, è stata vittima di un attacco informatico.

L’Agenzia, oltre alle attività di ripristino dell’intero sistema informatico aziendale, ha avviato le azioni opportune con le Forze dell’Ordine e le Autorità competenti di settore.

Stesso problema a Milano

Il personale è tornato alla modulistica cartacea e di conseguenza i servizi offerti sono in notevole affanno.

Al momento risulta limitato sia l’accesso ai servizi di pronto soccorso sia quello alle prestazioni ambulatoriali di routine e straordinarie.

Sul posto il personale tecnico dell’ASST, specialisti di Aria Spa e i rappresentanti della Polizia postale e delle Comunicazioni

Il personale tecnico dell’ATS sta lavorando, sette giorni su sette

l’obiettivo: il recupero delle funzionalità dei sistemi e per innalzare i livelli di sicurezza della rete informatica.

La Direzione strategica dell’Agenzia, per limitare i disagi che inevitabilmente sono stati arrecati alla popolazione, ricorda i canali istituzionali attivi per fornire una risposta ai cittadini.

Le considerazioni da fare, al di là della ovvia difesa di ATS per non allarmare i cittadini, sono parecchie:

come è potuto accadere che un servizio fondamentale sia stato esposto a rischi

-quali sono i dati persi e se nel futuro sono state prese adeguate misure e personale ad hoc per la sicurezza informatica.

-chi risponde in questi casi, non è che alla fine i responsabili sono i tecnici e non chi fornisce risorse e direttive?

Non sono interrogativi da poco in un settore delicato e fondamentale per la vita e la sicurezza dei cittadini, pazienti si ma fino a un certo punto

Così si è espresso GIUSEPPE CRISEO, Presidente di CASA DEGLI ITALIANI.

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