21 Novembre 2024 17:00
I Carabinieri NAS nei centri massaggi, controlli a tappeto in tutta Italia per verificare la corretta erogazione dei servizi e l’osservanza delle misure anti-COVID
Controlli a tappeto
I Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto su tutto il territorio nazionale una campagna di controlli presso centri massaggio ed estetici.
La verifica era finalizzata alla verifica della corretta erogazione dei servizi e all’osservanza delle misure di contenimento anti-COVID.
I Carabinieri hanno effettuato i controlli in fasce orarie diversificate e in collaborazione con i reparti dell’Arma territoriale e del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro.
Il NAS ha controllato complessivamente 785 esercizi, accertando irregolarità in 117 di essi, pari al 15% degli obiettivi ispezionati.
I Carabinieri NAS nei centri massaggi
Complessivamente i militari hanno segnalato 130 persone all’Autorità giudiziaria e amministrativa, contestando sanzioni per 94 mila euro.
In particolare, sono state contestate 80 violazioni circa la corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da COVID-19.
Le violazioni più diffuse sono la mancata sanificazione periodica e l’assenza d’informazioni a favore degli utenti sulle norme di comportamento e di distanziamento.
In aggiunta a questo un’altra violazione diffusa è il mancato rispetto dell’obbligo di certificazione anti-COVID (44 sanzioni).
Durante i controlli i militari hanno scoperto venti operatrici che svolgevano massaggi ed attività estetiche sebbene prive di green pass.
I Carabinieri hanno rilevato ulteriori cinquantuno violazioni riguardanti la conduzione delle attività in ambienti inadeguati e svolte in assenza dei minimi requisiti professionali.
Chiuse 11 attività
L’operazione ha portato alla chiusura di 11 attività di estetica e massaggio.
Durante i controlli i Carabinieri hanno pure accertate quindici irregolarità penali in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e per esercizio abusivo della professione.
Tra l’altro, una cittadina cinese, titolare di un centro massaggi, risultata priva di permesso di soggiorno ed era già segnalata per sfruttamento della prostituzione.
Durante un intervento i NAS di Roma hanno sequestrato duecento cosmetici contenenti metalli pesanti sette volte oltre i limiti di legge.