Sugli identificativi Fsp Polizia Replica a De Petris
05 Febbraio 2022, Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia replica al Senatore De Petris dopo gli sconvolgenti fatti successi durante alcune manifestazioni.
Purtroppo nei giorni scorsi abbiamo visto scene di cruenta violenza, nei confronti dei manifestanti studenti anche minorenni, presi a manganellate dalla Polizia.
Il Segretario Generale FSP Polizia dichiara : “I numeri identificativi per gli appartenenti alle forze dell’ordine sono uno strumento che mette a rischio la loro incolumità.
“Agenti che garantiscono la sicurezza e la libertà dei cittadini nonché la tenuta democratica del paese”.
“Ogni singolo giorno si allunga la lista di feriti e morti, tra gli operatori di polizia per le aggressioni più disparate, subdole e inimmaginabili, per loro nessuna tutela non possono difendersi”.
“Agenti che svolgono un lavoro ingrato, malpagato e troppo spesso denigrato”.
“Siamo stufi di questo vittimismo ipocrita che contribuisce e potenzia un contesto socio politico, dove i poliziotti sono indicati come cattivi da cui proteggersi, anche se sono le vere vittime”.
“Suggeriamo al Senatore De Petris di adoperarsi, piuttosto, perché le Istituzioni garantiscano un trattamento dignitoso”.
“Maggior rispetto e soprattutto reale tutela a chi, portando una divisa, rischia ogni giorno la vita per quattro spiccioli”.
“Assumendosi responsabilità e rischi a condizioni che nessun altro in questo Stato accetterebbe”.
La replica del Fsp Polizia è rivolta al capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris.
La Senatrice è intervenuta sulle manifestazioni studentesche di questi giorni affermando :
“La reazione dello Stato a queste proteste non può e non deve essere repressiva…”
“Credo sia l’occasione opportuna anche per tornare a chiedere il numero identificativo per gli agenti in servizio di ordine pubblico”.
Aggiunge Mazzetti : “violenti e criminali si insinuano in tutti i contesti, come accaduto anche in questi giorni, i cittadini devono ringraziare gli operatori della sicurezza.
“Senza i quali non potrebbero neppure manifestare”.
“Questa delegittimazione continua, questa criminalizzazione aprioristica dei poliziotti deve finire”.
“Il pensiero comune deve essere come identificare e isolare i violenti, non dare l’assurdo messaggio che dagli agenti bisogna difendersi”.
“Salvo poi sciorinare messaggi di finta solidarietà al prossimo poliziotto massacrato”.