2 Dicembre 2024 12:47
Il boss foggiano Marco Raduano è evaso dal carcere Badu ‘e Carros di Nuoro calandosi con le lenzuola dal muro di cinta.
Il boss è evaso dal carcere
Nonostante stesse scontando la sua pena in regime di massima sicurezza il boss è evaso dal carcere di Nuoro con estrema e sconcertante facilità.
Il quarantenne Marco Raduano, detto “Pallone”, boss del clan dei montanari, originario di San Giovanni Rotondo dove stava scontando 19 anni per droga con l’aggravante mafiosa.
Raduano si sarebbe calato dal muro di cinta del braccio di massima sicurezza del carcere di Badu’ e Carros con le lenzuola e si sarebbe dato alla fuga.
Ricerche in tutta l’isola
Le forze di polizia lo stanno cercando in tutta la Sardegna e hanno messo posti di blocco nelle strade principali e secondarie, nei porti e aeroporti.
Se all’esterno del carcere c’è un enorme dispiegamento di forze in tutta la regione, all’interno la Polizia penitenziaria di Nuoro è al lavoro per capire cosa sia accaduto.
Stanno cercando, con l’analisi delle telecamere e attraverso le testimonianze, di ricostruire la dinamica del’accaduto.
Il curriculum vitae
L’evaso ha alle spalle una lunga carriera criminale e condanne definitive fino al 2046.
Nel suo curriculum vitae ci sono traffico stupefacenti, omicidio, reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di armi e stupefacenti.
Lo scorso 3 febbraio aveva ricevuto la notifica di una condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata.
La Cassazione aveva dichiarato inammissibile il suo ricorso.
La condanna è relativa alla maxi operazione antimafia ‘Neve di Marzo’, coordinata dalla Dda di Bari e svolta dai militari di Vieste a ottobre del 2019.
Con quella operazione fu sgominata un’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravato dal metodo mafioso, che utilizzava anche armi da guerra.
I dubbi sulla evasione
Nessuno era mai evaso dal carcere di Badu ‘e Carros, una prigione di massima sicurezza dove sono rinchiusi diversi terroristi e mafiosi.
La Polizia penitenziaria ha dato l’allarme intorno alle 19, ma i dubbi sono tanti perché la fuga avrebbe potuto avvenire anche qualche ora prima.
Inoltre sembra almeno curioso che un detenuto del braccio di sicurezza abbia trovato tutte le porte aperte e sia riuscito a scappare così facilmente.