Zelensky al Fetival di Sanremo, la prestigiosa manifestazione canora italiana si trasforma in propaganda bellica estera
Roma 25 Gennaio 2023, il Festival di Sanremo, palco che ci ha regalato tanti momenti importanti dal punto di vista artistico e canoro, quest’anno si schiera, promuovendo un rappresentante della guerra, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, facendolo addirittura intervenire, la serata finale del Festival, (Sabato 11 Febbraio), a mezzo videomessaggio, che il guerrafondaio registrerà nei prossimi giorni.
Il Festival di Sanremo inquinato dalla guerra degli ucraini
Ad annunciare la nefasta notizie è Bruno Vespa, 10 giorno fa in collegamento da Kiev, dove il giornalista si è recato per intervistare Zelensky.
Dall’altra parte il direttore artistico Amadeus si è detto contento di questo collegamento : “Sono felice di avere questo collegamento” ed “è giusto che sia nella serata finale”.
Zelensky è già stato coinvolto, (sempre con un suo intervento), anche durante il festival di Cannes, quello di Venezia eppure ai Golden Globes, insomma in Italia siamo invasi dalla politica belligera del presidente ucraino, e ce la propinano a forza, senza che l’Italia possa mantenere il suo reale intento: la NEUTRALITA’.
Cultura e arte inquinata dalla guerra degli ucraini
E’ assurdo inquinare la cultura e l’ambiente artistico con gli interventi di un presidente coinvolto in
una guerra, questo rappresenta sicuramente una deriva inaccettabile, tanto che è già stata indetta
una manifestazione Sabato 11 Febbraio, dal Comitato di liberazione nazionale (Cln) con Pecora nera,
nel piazzale di Pian di Nave, a Sanremo.
Una giustificatissima protesta contro la presenza del leader ucraino, e il continuo invio di armi che
rende l’Italia corresponsabile delle morti che mieteranno quelle armi.
Con tutte le eccellenze italiane proprio Zelensky dovevamo interpellare.
Anche gli ucraini approdati in Italia vogliono imporci la presenza del loro presidente
Addirittura gli ucraini approdati in Italia, sono pronti a imporci la presenza del loro presidente
scendendo in piazza davanti all’Ariston per sostenere Zelensky, ebbene sì italiani siamo assediati
dalla visione ucraina e dalla loro guerra, come se il nostro paese non fosse più nostro, e dovesse
soccombere agli intenti belligeranti altrui, meditate e boicottate certe manifestazioni che ormai di
artistico non hanno più nulla.
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