Il Giorno del Ricordo

Venerdì 10 febbraio alle 18:15 Sesto Calende celebrerà il Giorno del Ricordo (legge 92/2004) e onorerà le vittime dei Massacri delle Foibe e dell’Esodo.

Quest’anno verrà il senatore Roberto Menia, primo firmatario della legge che ha restituito dignità e memoria a un popolo dimenticato.

Il libro sul Giorno del Ricordo scritto da Roberto Menia è disponibile alla Libreria UBIK e l’autore sarà a disposizione del pubblico per le dediche.

 

Il Giorno del Ricordo a Sesto Calende - 10 febbraio 2023
Il Giorno del Ricordo a Sesto Calende – 10 febbraio 2023

 

Venerdì 10 febbraio alle 18:15 nella Sala Cesare da Sesto, in occasione della celebrazione del ‘Giorno del Ricordo’, il Comune di Sesto Calende organizza una conferenza con il Senatore Roberto Menia, primo firmatario della legge 92/2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo.

Menia arriverà a Sesto Calende direttamente da Roma, dove in mattinata ci sarà la celebrazione nazionale al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Roberto Menia è triestino ed è stato per cinque legislature deputato di Trieste al Parlamento italiano.

Senatore della Repubblica durante il periodo del Covid ha scritto il libro che dà il titolo alla conferenza: 10 febbraio dalle Foibe all’Esodo.

L’autore sarà felice di firmare le dediche alla fine della conferenza.

 

Il Libro del Senatore Roberto Menia
Il Libro del Senatore Roberto Menia

 

Mercoledì 8 febbraio alle 18:00, presso la Libreria UBIK di Sesto Calende, verrà organizzata un’anteprima della celebrazione.

L’introduzione è affidata a Marco Fornasir, goriziano e presidente de Gli AMICI TRIESTINI di Milano che dal 2014 collabora per l’organizzazione e la diffusione del Giorno del Ricordo.

Da molti anni il Comune di Sesto Calende contribuisce a onorare la legge con iniziative finalizzate a far conoscere un periodo di storia per troppo tempo tenuto nascosto ai cittadini italiani e completamente sconosciuto ai giovani.

Come disse il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi: ‘L’Italia non vuole e non può dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro’.

 

Giorno del Ricordo
Giorno del Ricordo

 

A Parigi il 10 febbraio 1947 si firmò il Trattato di Parigi tra l’Italia e le potenze alleate.

Da quel giorno l’Italia dovette cedere, tra l’altro, all’allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, quasi tutta l’Istria e le città di Fiume e Zara.

Il Governo Italiano dopo 57 anni di vergognoso silenzio, finalmente nel 2004, istituì il ‘Giorno del Ricordo‘ per commemorare, ogni 10 febbraio, le vittime dei massacri delle foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata.

 

Il Giorno del Ricordo a Sesto Calende negli anni!

Negli anni passati il Comune di Sesto Calende ha organizzato diverse conferenze.

Nel 2014Esodo e Foibe: 57 anni di silenzi‘; l’anno dopo ha avuto luogo il dibattito con Ignazio La Russa e Luciano Violante sulla legge istitutiva del Giorno del Ricordo.

Nel 70° della strage di Vergarolla, era il 2016, si sono accesi i riflettori sulla strage che nell’agosto del 1946. Causò più di 100 morti (la stima più precisa parla di 110/116 morti) e indusse anche gli italiani più riottosi ad abbandonare definitivamente le proprie case e a rassegnarsi all’Esodo.

E’ stata poi, nel 2017, la volta di Umberto Smaila. Il testimone che non t’aspetti. Smaila è nato a Verona da genitori orgogliosamente fiumani, che hanno insegnato al loro amato figlio a onorare la città d’origine della famiglia.

Il vignettista de Il Giornale, Alfio Krancic, venne invitato nel 2018.

Il titolo di quella edizione fu ‘Alfio Krancic: dalle sue vignette uno spunto di riflessione sulla tragedia delle Foibe e sull’Esodo‘.

 

Foiba n°149
Foiba n°149

 

Una conferenza arricchita dall’esposizione di 14 vignette di Krancic sul tema, illustrate al pubblico dall’autore.

L’anno successivo fu la volta di Grazia Del Treppo esule da Canfanaro (Pola – Istria) con ‘Una voce femminile racconta l’esodo‘. Nel 2020 fu presentato lo spettacolo teatrale ‘Il sentiero del padre‘ di Davide Giandrini.

Nel 2021, per la prima volta, la celebrazione avvenne in streaming a causa delle misure precauzionali contro il Covid-19. Ospite è stato lo scrittore, filosofo e giornalista Stefano Zecchi, con la sua trilogia sulle tragiche vicende del Confine Orientale.

L’attrice Lisa Ferrari lesse le ‘Urla dalle Foibe‘ dando vita alle celebrazioni del 2022.

I testi sono stati liberamente tratti dal libro di Guido Rumici Infoibati (1943-1945) i nomi, i luoghi, i testimoni e i documenti.

 

Foibe - per non dimenticare -
Foibe – per non dimenticare –

Il Giorno del Ricordo: Sesto Calende fa la sua parte!

Sesto Calende farà quindi la sua parte anche in questa occasione. Nel solco delle parole espresse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il Giorno del Ricordo 2020:

«Il “giorno del Ricordo”, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004, contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente. Per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi.

Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo.

Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani. Mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste. Ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole.

La persecuzione, gli eccidi efferati di massa – culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe. L’esodo forzato degli italiani dell’Istria della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell’Europa.

Si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo.

Questa penosa circostanza pesò ancor più sulle spalle dei profughi che conobbero nella loro Madrepatria.

Accanto a grandi solidarietà, anche comportamenti non isolati di incomprensione, indifferenza e persino di odiosa ostilità.»

Condividi sui social