Il segreto. Defunto il marito, la moglie vuole password di Facebook

il segreto.Defunto il marito, come spesso accade che nella vita di coppia: la donna se ne va dopo il marito, il caso in Tribunale

il segreto.  Ma il Tribunale di Milano ha autorizzato a entrare in possesso dei beni digitali del deceduto.

Il caos fa scalpore per i parecchi rilievi e non solo giuridici, che la sentenza potrebbe portare appresso.

Sentenza importante anche ai fini dell’eredità

La sentenza consegna alla moglie le chiavi d’accesso alla vita virtuale del marito, alimentando anche in Italia il dibattito sull’eredità digitale,

Eredità digitale, cos’é?

L‘eredità digitale altro non è che la trasmissione a terzi del “patrimonio digitale” di una persona, in seguito alla sua morte.

Ossia beni con valore economico/patrimoniale o anche solamente affettivo, gestiti digitalmente e magari protetti da password.

Nel dettaglio: potrebbero essere mail, account, accessi social, chat e tutto quello che è annesso e connesso all’attività digitale, dal computer al cellulare.

I casi del passato

L’Ansa ricorda:

-la Corte Suprema del Massachusetts a favore dei famigliari di una persona deceduta che avevano chiesto invano

-in Germania ha visto contrapposti Facebook a due genitori, intenzionati a far luce sulla morte sotto un treno della metropolitana della figlia quindicenne.

2021: il Tribunale civile di Milano ha ordinato ad Apple di fornire ai genitori di un ragazzo, morto in un incidente stradale, il recupero dai suoi account dei contenuti digitali del suo telefonino

I casi sono parecchi e di varia natura, non solo economica, come dimostrano gli esempi sopra trattati.

E il dibattito diventa oltre a quello giuridico, anche economico, ed etico.

E’ giusto che tutti i dettagli di una chat, una mail, e altre comunicazioni siano visibili agli eredi oppure ci potrebbero essere dei limiti?

Se da viva, una persona decide di non divulgare determinati contatti e o “segreti” oppure altre notizie “riservate”, è giusto e opportuno che un Tribunale decida diversamente?

 

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