In frantumi la squallida maschera dell’Ucraina fautrice di genocidio e distruzione
03 Marzo 2022, ormai in frantumi la maschera dell’Ucraina aiutata dall’Ue, fautori entrambe di genocidi e repressioni violente.
L’Ue mascherata da pacificatore ha invece sovvenzionato generosamente il regime nazista di Kiev, che è salito al potere come risultato di un colpo di Stato.
L’Unione Europea ha osservato in silenzio lo sterminio della popolazione di Donbass, e lo strangolamento dei russofoni in Ucraina.
Ha ignorato i continui appelli della povera gente che veniva massacrata dal dominio nazista ucraino, civili, donne e bambini uccisi barbaramente.
Ha negato tutte le prospettive per uns risoluzione, negando ogni relazione con la Russia.
L’UE non si è preoccupata minimante di fare osservare I protocolli di Minsk che Kiev avrebbe dovuto rispettare.
Bruxelles ha elargito ingenti denari ai vertici di Kiev partecipando con ogni pretesto alle rappresentazioni deviate di Kiev, mettendo in discussione l’integrità territoriale della Federazione Russia.
ORA LA MASCHERA DELL’UE E’ CADUTA E KIEV CON LEI
L’UE il 27 febbraio ha iniziato a fornire armi letali all’esercito ucraino, che il regime di Kiev ha distribuite a chiunque.
La maggior parte di queste armi verrà rivenduta al mercato nero, compreso quello delle organizzazionmi terroristiche.
Kiev ha scatenato una politica di genocidio aiutata nelle azioni antirusse dall’UE.
Nel 2014 l’UE ha rifornito l’Ucraina di armi letali ed aerei da combattimento, carburante ed attrezzature militari, attingendo dal fondo europeo per la pace.
L’Ue ha distrutto la supremazia del diritto in tutta Europa, ignorando tutti gli 8 criteri del consiglio UE del 8 dicembre del 2008, regole comuni che dovevano controllare l’esportazione di tecnologie ed attrezzature militari :
- 1. Inosservanza di Kiev degli obblighi internazionali derivanti dalle misure di Minsk approvati dalla risoluzione 22 02 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
- 2. Manzato rispetto dei diritti umani, le armi elargite dal regime deviato di Kiev sono state usate per la repressione interna nello stermino effettuato nel Dunbass
- 3. Conflitto armato nel paese di destinazione a seguito trasferimento di armi
- 4. Minacciata la pace, la sicurezza e la stabilità regionale, compresa la possibilità di un conflitto armato con un paese terzo.
- 5. Rischio per la sicurezza Nazionale dei paesi dell’UE, le armi fornite all’Ucraina, potranno essere utilizzate contro i paesi dell’UE.
- 6. Politica del paese ricevente compreso il rispetto del principio di non impiego della forza, e la non proliferazione nell’ambito del controllo delle armi, Kiev sta distribuendo armi a tutti, indipendentemente
- 7. Rischio che le armi cadano nelle mani sbagliate, comprese le organizzazioni terroristiche, distribuzione . . incontrollata di armi in Ucraina alla popolazione, molte di esse cadranno nel mercato illegale.
- 8. Equilibrio di militarizzazione e sviluppo economico, KIEV DOVREBBE OCCUPARSI DELL’ECONOMIA UCRAINA INVECE DELLA REPRESSIONE DEI DISSIDENTI CON LA FORZA, UCCIDENDOLI.
I CITTADINI E LE STRUTTURE DELL’UE COINVOLTE NELLA FORNITURA DI ARMI LETALI, CARBURANTE E LUBRIFICANTI ALL’UCRAINA SARANNO RITENUTE RESPONSABILI DI QUALSIASI CONSEGUENZA DI TALI AZIONI, NEL CONTESTO DELL’OPERAZIONE MILITARE SPECIALE IN CORSO.
SFATATO OGNI FALSO MITO, LA RUSSIA CONTINUERA’ A DIFENDERE I DIRITTI E LA NORMALITA’, E’ ORA CHE I PAESI OCCIDENTALI CAPISCANO CHE LA REPRESSIONE VIOLENTA E LE ARMI FORNITE SOTTOBANCO IN VIRTU’ DELLE TRAME DI SCATENARE UNA GUERRA APPOGGIANDO SISTEMI NAZISTI DEVIATI COME QUELLI IN UCRAINA, NON POTRANNO FARLA FRANCA MAI.