21 Novembre 2024 23:02
Indagato, a piede libero, gli inquirenti parlano di un “sistema corruttivo diffuso”.
Indagato un deputato di FDI con grande influenza a Piacenza e zone limitrofe, gli inquirenti sono espliciti e parlano di mettere
“le mani su Piacenza” come dal titolo di un paragrafo dell’ordinanza di 700 pagine del Gip Luca Milani, appoggiandosi a personaggi politici di rilievo.
Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia, accusato di corruzione e traffico di influenze illecite. (ANSA)
3000 euro sarebbero i soldi ricevuti per favorire un’azienda con l’ausilio di un’assessora dello stesso partito e che si e’ già dimessa.
Una “ragnatela” di interessi con tre sindaci e imprenditori della zona e infatti i sindaci sono stati fatti dimettere dal Prefetto.
Il sistema corruttivo individuato
“Questo sistema corruttivo – ha detto la procuratrice Grazia Pradella in conferenza stampa – ha attraversato tutti gli schieramenti politici
Ha costituito un vero e proprio sistema, con ipotesi di corruzione elettorale.
Ci sono sindaci eletti perché gli elettori sono stati pagati, un esempio classico di corruzione diffusa che andava avanti da anni senza che nessuno si fosse posto alcun problema”.
La reazione dei politici
“Stiamo vivendo un momento particolare – ha sottolineato dal palco Colosimo –
ma abbiamo deciso di andare avanti. Tommaso ed Erika sono persone perbene, che hanno speso il loro tempo per il bene della città, dedicando la loro vita alla politica.
Come partito nutriamo la massima stima e fiducia in loro. Abbiamo intrapreso un percorso insieme che non vogliamo interrompere.”
L’esponente di Fratelli d’Italia parla di piena fiducia nell’operato della magistratura.