20 Novembre 2024 09:32
Ippocrate, fare una transizione lenta da una cosa all’altra.
Ippocrate: Padre della Medicina e Figura Ancora Attuale: lasciate che la medicina sia il vostro cibo.
Ippocrate diceva due orecchie ma solo una bocca, una delle tanti frasi importanti e semplici ma anche efficaci.
Chi era Ippocrate?
Ippocrate, nato a Coo in Grecia intorno al 460 a.C., è considerato il “padre della medicina”.
La sua rivoluzione consistette nell’allontanare la medicina dalla sfera magico-religiosa e nell’avvicinarla a una disciplina scientifica basata sull’osservazione e sul ragionamento.
Le sue idee rivoluzionarie:
- Malattia come squilibrio umorale: Ippocrate credeva che la salute dipendesse dall’equilibrio di quattro fluidi corporei: sangue, flegma, bile gialla e bile nera. La malattia nasceva da uno squilibrio di questi umori.
- Importanza dell’osservazione e del metodo: Ippocrate enfatizzava l’importanza di osservare attentamente i sintomi del paziente e di raccogliere informazioni sulla sua storia clinica. Sviluppò un metodo diagnostico basato sull’esame del polso, dell’urina, delle feci e dell’aspetto generale del paziente.
- Etica medica: Ippocrate pose le basi per l’etica medica con il famoso Giuramento Ippocratico, un testo che ancora oggi i medici giurano di seguire. Il giuramento sottolinea il dovere del medico di agire nell’interesse del paziente, di mantenere il segreto professionale e di trattare tutti i pazienti con uguaglianza e rispetto.
Perché è ancora ascoltato?
Nonostante siano passati secoli, il pensiero di Ippocrate rimane attuale per diversi motivi:
- Approccio olistico: Ippocrate considerava il paziente nella sua totalità, tenendo conto non solo dei sintomi fisici, ma anche di quelli psicologici e sociali. Questo approccio olistico è ancora oggi fondamentale per la medicina moderna.
- Enfasi sulla prevenzione: Ippocrate credeva che la prevenzione fosse più importante della cura. Consigliava uno stile di vita sano con una dieta equilibrata, attività fisica e moderazione.
- Rilevanza del Giuramento Ippocratico: Il Giuramento Ippocratico rimane un pilastro dell’etica medica, ricordando ai medici la loro responsabilità verso i pazienti e la società.
«Giuro per Apollo medico e Esculapio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto”
«Ὄμνυμι Ἀπόλλωνα ἰητρὸν, καὶ Ἀσκληπιόν, καὶ Ὑγείαν, καὶ Πανάκειαν, καὶ θεοὺς πάντας τε καὶ πάσας, ἵστορας ποιεύμενος, ἐπιτελέα ποιήσειν κατὰ δύναμιν καὶ κρίσιν ἐμὴν ὅρκον τόνδε καὶ ξυγγραφὴν τήνδε.
«Giuro per Apollo medico e Esculapio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto.
Di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest’arte, se essi desiderano apprenderla; di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro.
Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa.
Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.
Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte.
Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi ritirerò in favore di uomini che si dedicano di questa pratica.
In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l’altro da ogni atto libidinoso sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.
Tacerò tutto ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dall’esercizio sulla vita degli uomini, tutto ciò che non deve essere divulgato al di fuori [del rapporto con il paziente], ritenendo tali cose essere segrete.
E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro.»
Conclusione:
Ippocrate ha avuto un impatto profondo sulla medicina e la sua influenza si fa sentire ancora oggi. La sua eredità ci ricorda l’importanza di un approccio scientifico alla medicina, dell’etica medica e della cura olistica del paziente.
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