Brescia: sventato l’assalto al caveau

Lazio. DIA e Carabinieri assestano un altro colpo duro a una delle tante bande di etnia rom che imperversano nel Lazio.

Lazio. DIA e Carabinieri. Le Procure della Repubblica di Roma-DDA e Cassino, hanno dato il via alla Direzione Investigazione Antimafia e la Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Cassino.

Il provvedimento preso

Tribunale di Roma – Sezione III Penale – Sezione specializzata ha deciso la confisca di beni patrimoniali:

Misure di Prevenzione nei confronti di 9 soggetti appartenenti ad un nucleo familiare di etnia rom, stanziati nel basso Lazio, già noti per appartenenza ad un sodalizio criminale.

I dettagli dell’operazione su Lazio. DIA e Carabinieri

 Sono attività dell’Arma di Cassino e di due indagini condotte nel 2019 e nel 2016, quest’ultima svolta congiuntamente con la Guardia di Finanza.

I reati

Il comunicato ufficiale della DIA parla di “contesto associativo dedito allo spaccio di stupefacenti, all’usura, alle estorsioni e all’intestazione fittizia di beni.”

Cosa emerge?

Emerge l’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati dai soggetti e i cospicui beni accumulati illegalmente nel tempo.

I beni confiscati

Sono 12 gli immobili (6 terreni e 6 fabbricati) per un valore di circa 1,5 milioni di euro e sono situati in Abruzzo e nel basso Lazio. 

Il passaggio conclusivo dell’indagine

L’importante risultato odierno conferma la rilevanza strategica della lotta ai patrimoni illeciti accumulati dalla criminalità , sia comune che di tipo associativo,

i profitti ottenuti attraverso i traffici criminali vengono sottratti all’economia reale attraverso operazioni di reimpiego in attività apparentemente lecite

E dimostra come l’Autorità giudiziaria e le Forze di polizia continuino a confermare la propria azione di repressione per garantire un’efficace risposta alle istanze di giustizia e sicurezza dei cittadini.

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