Lega Serie A contro CloudFlare: la guerra alla pirateria si sposta negli USA

Un nuovo fronte nella lotta allo streaming illegale delle partite di Serie A.

La Lega Serie A ha deciso di citare in giudizio il colosso americano Cloudflare, accusandolo di fornire servizi che facilitano la pirateria delle sue trasmissioni.

Cloudflare nel mirino. Secondo la Lega, Cloudflare, grazie ai suoi servizi di content delivery network (CDN) e di virtual private network (VPN), permette agli utenti di aggirare i blocchi imposti alle pay-tv illegali e di accedere illegalmente ai contenuti. La Lega sostiene inoltre che Cloudflare non faccia abbastanza per contrastare la pirateria sulla sua piattaforma.

Obiettivo: fermare i “pirati”. La Lega Serie A è determinata a fermare la diffusione illegale delle sue partite, che causa ingenti danni economici ai club e all’intero sistema calcistico italiano. Con questa azione legale, la Lega punta a colpire uno degli attori chiave dell’ecosistema della pirateria e a ottenere un effetto deterrente nei confronti di altri soggetti che facilitano la fruizione illegale dei contenuti.

Le accuse della Lega. Nel ricorso presentato al Tribunale di Milano, la Lega Serie A accusa Cloudflare di:

  • Fornire servizi CDN che accelerano la fruizione di contenuti piratati.
  • Offrire servizi VPN che permettono agli utenti di nascondere il proprio indirizzo IP e di accedere illegalmente ai contenuti.
  • Non fare abbastanza per contrastare la pirateria sulla sua piattaforma.

La risposta di Cloudflare. Cloudflare ha respinto le accuse della Lega Serie A, affermando di rispettare le leggi sul copyright e di impegnarsi nella lotta alla pirateria. La società ha inoltre sottolineato che i suoi servizi vengono utilizzati da milioni di utenti legittimi e che è impossibile bloccarne l’utilizzo da parte di pirati.

Un caso importante. La battaglia legale tra la Lega Serie A e Cloudflare è un caso importante che potrebbe avere un impatto significativo sulla lotta alla pirateria online. L’esito del processo potrebbe stabilire un nuovo precedente per quanto riguarda la responsabilità dei fornitori di servizi internet (ISP) e delle aziende tecnologiche nella lotta alla pirateria.

Le implicazioni per il futuro. Indipendentemente dall’esito del processo, questa vicenda è un chiaro segnale che la Lega Serie A è disposta a fare sul serio per contrastare la pirateria. È probabile che nei prossimi mesi vengano intraprese altre azioni legali contro individui e aziende che facilitano la fruizione illegale dei contenuti.

La battaglia alla pirateria è una sfida complessa che richiede un approccio multiforme. La Lega Serie A sta adottando diverse strategie per contrastare la pirateria, tra cui azioni legali, campagne di sensibilizzazione e accordi con le piattaforme online.

Solo con un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti sarà possibile sconfiggere la pirateria e tutelare i diritti dei titolari dei diritti d’autore.

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