Lombardia. Beni confiscati: la Commissione Antimafia in visita a Spino d’Adda

Spino d’Adda (CR), 16 settembre 2024 – La Commissione speciale Antimafia, presieduta da Paola Pollini, ha avviato un tour nei beni confiscati in Lombardia, iniziando dalla tenuta “Terre e libertà” di Spino d’Adda.

Questa vasta proprietà, una volta nelle mani della criminalità organizzata, è stata trasformata in un luogo di riscatto sociale e civile, grazie all’impegno di istituzioni, associazioni e cittadini.

Un bene confiscato, un futuro da costruire

La tenuta, estesa su 44mila metri quadrati, è stata sequestrata nel 2011 e confiscata nel 2013. Da allora, il Comune di Spino d’Adda, in collaborazione con diverse associazioni, ha avviato un percorso di riqualificazione, trasformando la proprietà in un luogo vivo e dinamico. Oggi, la tenuta ospita campi estivi, una comunità per minori stranieri non accompagnati, eventi formativi e incontri con le scuole.

Le sfide del recupero

Nonostante i successi raggiunti, il percorso di recupero dei beni confiscati è ancora lungo e complesso. Come sottolineato da tutti gli intervenuti, le prime fasi di “messa in regola” di un bene sottratto alla criminalità sono caratterizzate da notevoli difficoltà burocratiche. A ciò si aggiunge la necessità di reperire i fondi necessari per la ristrutturazione e la gestione delle proprietà.

Un appello per il futuro

La Presidente Pollini ha sottolineato l’importanza di sostenere il rilancio dei beni confiscati, che rappresentano un patrimonio di tutti i cittadini. In questa direzione, la Commissione ha proposto una risoluzione per agevolare il sostegno a questi progetti. Inoltre, tutti gli intervenuti hanno concordato sulla necessità di rivedere i criteri regionali per l’assegnazione dei finanziamenti, al fine di ottimizzare il recupero dei beni confiscati.

Un modello da replicare

L’esperienza di Spino d’Adda rappresenta un esempio virtuoso di come i beni confiscati possano essere trasformati in luoghi di speranza e di rigenerazione sociale. Un modello che può e deve essere replicato in altre realtà territoriali.

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[Inserisci qui le immagini della visita e della tenuta]

Conclusione

Il tour della Commissione Antimafia nei beni confiscati lombardi è un’occasione importante per fare il punto della situazione e per lanciare un appello alla comunità affinché si impegni sempre di più nel sostegno a questi progetti. Solo attraverso un lavoro di squadra e una collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini sarà possibile trasformare i beni confiscati in un volano di sviluppo e di rigenerazione sociale.

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