Malpensa, Daspo, non una misura episodica come accaduto in altri casi, l’intervento diventa di gruppo.

Malpensa. I recenti casi di aggressione al personale aeroportuale hanno dato la spinta finale ad una misura che e’ già stata applicata a singoli casi.

Oggi a Malpensa sembrerebbe dalle indiscrezioni che circolano in aeroporto, ci sia stato un intervento massiccio e pesante:

La Polaria si e’ mossa alla grande assieme ai Carabinieri:

La Polizia ha dato il Daspo a 9 persone, e i Carabinieri a 6 persone, tutti senzatetto che disturbavano e aggredivano personale e passeggeri.

Le vicende vanno avanti da tempo ed ora dopo uno dei casi piu’ cruenti, l’intervento.

La lavoratrice delle pulizie di recente aggredita, e sotto schock, l’aggressore l’ha spinta contro il muro e la donna aveva il viso insanguinato.

Le denunce ci sono e anzi, sarebbe opportuno si presentassero ad ogni singola aggressione e/o minaccia.

Ricordo il caso in cui uno straniero si era “impadronito” di un bagno disabili e aveva affermato al sottoscritto di avere un coltello in tasca.

Dopo la seconda denuncia, visto che aveva picchiato un poliziotto, l’uomo e’ stato allontanato.

Non si può lasciare l’aeroporto in balia di questi individui, che nonostante l’assistenza della Croce Rossa e della Chiesa, senza generalizzare, si arrogano diritti che non hanno.

Fare le pulizie e’ pesante, e ancora di piu’ se i “dormienti” lanciano bestemmie e frasi sconvenienti verso le signore/signorine.

Chi dorme non vuole essere disturbato, ma le pulizie bisogna farle e non e’ semplice con chi dorme dovunque.

Un conto e’ dormire sulle panchine o negli angoli, condotta non esattamente edificante, sia per loro che per i passeggeri, altra cosa e’ occupare aree.

Occupare panchine, fare i bisogni in pubblico, stendere i panni nei bagni, minacciare chi lavora ed esigere soldi  e allungare le mani non va bene.

Le forze dell’Ordine presidiano al meglio l’aeroporto ma le leggi non consentono l’allontanamento se non in casi particolari come quelli accaduti di recente.

Lo strumento utilizzato oggi e’ il Daspo, simile a quello che si dà agli sportivi, ma nel caso specifico e’ quello urbano.

In passato ci sono stati episodi come il “lancio della scarpa”, oppure tanti anni fa il caso di un passeggero che fece i suoi bisogni su un banco del Lost and Found.

Umiliazioni a cui spesso sono costretti i lavoratori che non possono reagire e soffrono in silenzio.

E gli interventi delle forze dell’Ordine che arrivano subito devono tenere conto del contesto:

tempo addietro un sindacalista della Polizia lamentava la carenza di organici (problema che tocca anche i Carabinieri) e la difficoltà di certi interventi.

L’intervento di agenti in mezzo a tante persone era il caso citato, potrebbe avere esiti indesiderati e provocare conseguenze anche sui passeggeri.

Bloccare una persona che grida e aggredisce puo’ portare al ferito dei presenti, una delle tante circostanze di cui chi opera deve stare attento.

Cosa prevede il Daspo?

il Daspo urbano ” è stato previsto per punire le condotte che si verificano nell’ambito di stazioni di trasporto

pubblico, autostazioni, stazioni ferroviarie, infrastrutture marittime e aeroporti, in violazione dei divieti di

stazionamento o di occupazione degli spazi ivi previsti.”

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