Modena, 50enne si toglie la vita, istigato al suicidio da due persone, un indagato è giù stato arrestato dai Carabinieri, ricercato un ivoriano complice del delitto

Modena 12 Luglio 2024, il 10 luglio 2024 i Carabinieri della compagnia di Pavullo nel Frignano, coadiuvati dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina (SA), hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena, su richiesta di questa procura della repubblica, nei confronti i un uomo italiano di 40 anni gravemente indiziato dei delitto di concorso in estorsione aggravata e continuata e istigazione al suicidio.

Il provvedimento cautelare è stata emessa all’esito di una complessa attività d’indagine, attivamente diretta dalla procura locale, e condotta dai Carabinieri, avviata il 28 agosto 2023, a seguito  de rinvenimento del cadavere di un uomo di 50 anni, già residente in un centro del Frignano, che si era tolto la vita impiccandosi nella sua abitazione.

La vittima prima di togliersi la vita redige un manoscritto

L’uomo prima di togliersi la vita, aveva redatto un manoscritto con il quale, disperato denunciava di essere vittima di odioso ricatto da parte i due persone, a lui ignote, che lo avevano ripetutamente costretto a versare cospicue somme di denaro minacciandolo di diffondere immagini sessuali esplicite, che lo ritraevano in momenti di autoerotismo registrate mediante la improvvida condivisione della telecamera del proprio telefono cellulare in occasione della visione di  un video dal contenuto pornografico.

Costretto a versare cospicue somme

A seguito delle precise e mirate deleghe di indagine disposte dal Pubblico Ministero  e dei mezzi di ricerca della prova impiegati, i Carabinieri identificavano gli indagati e ricostruivano con precisione gli importi, i tempi e le modalità di versamento, mediante PostePay, delle cospicue somme di denaro versate da parte della povera vittima.

Sula scorta delle fonti di prova acquisite, anche mediante intercettazioni, ancora una volta rivelatesi fondamentali, la Procura disponeva la perquisizione locale e personale degli indagati che veniva eseguita con successo il 2 dicembre 2023.

La perquisizione

Nella circostanza venivano rinvenuti e sequestrati documenti, messaggi e files che rafforzavano l’ipotesi accusatoria e dimostravano la professionalità ed abitualità delle condotte di “sextorsion” poste in essere dai due indagati con analoghe modalità in danno di altre persone offese.

Li supplicava di smetterla

Le continue richieste estorsive hanno esasperato la vittima, che aveva drammaticamente prospettato agli indagati i suoi propositi suicidaria non avendo più denari per pagare il prezzo del ricatto, a togliersi la vita dopo averli ripetutamente ed invano supplicati d’interrompere le condotte estorsive e le minacce di divulgazione delle immagini che lo ritraevano-

Ciò ha convinto questa Procura a richiedere la misura della custodia in carcere, oltre che per il reato di estorsione continuata, anche per il delitto d’istigazione al suicidio punito dall’art. 580 c.p. on la pena di reclusione da 5 a 12 anni.

Ridotto sul lastrico

La richiesta è stata condivisa dal Giudice per le indagini preliminari che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare anche per tale reato.

Ricercato il complice un ivoriano di 26 anni

Sono in corso le ricerche, per rintracciare il complice, un uomo di 26 anni di nazionalità ivoriana, destinatario del provvedimento cautelare ad oggi  sottrattosi alla cattura.

La drammatica vicenda oggetto di indagine dimostra ancora una volta la pericolosità di condividere con sconosciuti la telecamera del proprio telefono  cellulare o computer ed ogni informazione ed immagini della propria vita privata, e comunque l’importanza di denunciare tempestivamente ogni condotta estorsiva senza sottostare ai ricatti.

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