Ndranghetista a Torino, confisca

Ndrangheta in Lombardia, si tratta di Caterina Giancotti, 45 anni.

Il nome di Caterina Giancotti, nata a Triggiano, provincia di Bari, 45 anni, compare 1054 volte nell’ordinanza di 1330 pagine sulla locale della ‘ndrangheta a Rho.

Basterebbe questo a dire quanta rilevanza avrebbe rivestito “la prima donna definita capo della ‘ndrangheta in Lombardia”, così l’ha definita la Procura. (AGI)

Sopra di lei uno e uno soltanto: Cristian Leonardo Bandiera

I compiti della donna e il suo ruolo apicale:

“persona di fiducia e che affiancava nella direzione dell’organizzazione mafiosa coi compiti di decisione, pianificazione e individuazione delle azioni da compiere e delle strategie da adottare”.

La donna era tanto importante che Antonio Procopio e Alessandro Furno “erano i suoi sottoposti.

Una donna al vertice per quale motivo ? La risposta potrebbe essere legata al mondo del traffico della droga:

le donne sono piu’ difficili da perquisire.

Cos’ha fatto di particolare questa donna per essere così “pesante” dal punto di vista criminale, si intende?

“dopo l’arresto non ha fatto i nomi”, dicono di lei.

Altri invece sono di opinione diversa:

Domenico Curinga l’attacca: “Dopo l’arresto si è permessa di dire, tramite messaggi, che avrebbe mandato in galera tutti, ha fatto i comodi suoi e ora mi dice che mi manda in galera..”.

Le donne criminali non sono una novità, ma questo caso crea un precedente in Lombardia.

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