Oristano, Stefano Dal Corso non si è suicidato

Oristano, Stefano Dal Corso non si è suicidato: vigliamo l’autopsia dicono i famigliari

 

Oristano, Stefano Dal Corso, non avrebbe mai fatto una cosa del genere, dice la sorella nel video di Fanpage.

Uno degli aspetti inquietanti, il letto : non ci sono impronte, non ci sono lenzuola rotte,

Oristano,. La morte è stata causata dalla rottura dell’osso del collo, ma non si vede ad occhio, nudo, serve un’autopsia o una TAC.

Le fratture del tratto cervicale si verificano principalmente per traumi che sottopongono il collo a un brusco movimento di flesso-estensione.

Un solco nel collo dopo l’impiccagione?

” so che c’è dell’altro..perchè non fare un’autopsia”, afferma ancora la sorella.

Oristano. I famigliari vogliono ricostruire le ultime ore di vita, senza accusare, ma perchè non fare l’autopsia per togliere eventuali dubbi?
La sorella Marisa dice:

“Lo abbiamo trovato appeso alla finestra della cella con un lenzuolo legato al collo – questo è quello che mi hanno detto al telefono, io non ci volevo credere e ancora oggi non ci credo”.

Oristano. Altri dettagli inquietanti:

“Mio fratello ha dei lividi sul corpo – continua Marisa – ci sono tante elementi che non tornano e vogliamo vederci chiaro”.

L’uomo è stato trovato impiccato in carcere ad Oristano, nell’ottobre dell’anno scorso.

Il romano era stato trasferito temporaneamente a Oristano per consentirgli di partecipare a un processo. Ed è stato trovato morto in carcere, impiccatosi con un lenzuolo.

La famiglia non è ricca, la sorella di Stefano, ha lanciato una raccolta di denaro (“sul conto corrente postale 5333171110218464”) :

il denaro serve per finanziare l’autopsia “che la procura di Oristano – denuncia – ci ha negato per due volte”.

Un altro dettaglio, uno dei diversi che mettono dubbi nella mente della sorella:

“Si sarebbe impiccato alle sbarre con il lembo di un lenzuolo – continua – ma il letto era perfettamente in ordine, con il lenzuolo intonso.

Dalle immagini non si nota nemmeno l’ombra di una impronta sulle coperte, avrebbero dovuto esserci visto che per arrivare alle sbarre avrebbe dovuto per forza salire sul letto”.

 

 

 

 

Condividi sui social