Palermo, Carabinieri operazione antidroga al quartiere “Sperone”, una delle più imponenti piazze di spaccio, 39 arresti.
Palermo 14 Dicembre 2022, è scattata stamani alle prime luci dell’alba, l’operazione antidroga, nella città di Palermo, da parte dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palermo Piazza Verdi, che hanno eseguito 39 provvedimenti cautelari (14 in carcere, 17 domiciliari e 8 dell’obbligo di presentazione alla P.G.) emessi dall’Ufficio Giudice per Indagini Preliminari di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
Le indagini hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla disponibilità di armi e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le investigazioni hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario, sostanzialmente accolto dal G.I.P., secondo il quale sarebbe emersa l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante nel quartiere Sperone di Palermo, consentendo l’individuazione della struttura, delle dinamiche organizzative e delle relative strategie criminali.
Stando a quanto riportato nell’ordinanza cautelare, sussistono gravi indizi con riguardo a quanto segue:
- l’attività di spaccio avveniva nei pressi del piazzale Ignazio Calona in favore di
innumerevoli acquirenti che accorrevano dall’intera provincia. Si è accertato come lo
spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana abbia rappresentato, sovente, una delle
principali fonti di sostentamento per intere famiglie, i cui membri risulterebbero
integralmente partecipi alle attività delittuose; - l’organigramma dell’associazione sarebbe stato strutturato su due vertici che gestivano
il rifornimento, l’organizzazione della piazza di spaccio e raccoglievano i proventi
dell’attività con cadenza settimanale.
Le indagini hanno inoltre consentito di acquisire
gravi indizi in ordine alla disponibilità da parte del gruppo di armi da fuoco tanto che,
nel corso delle attività, è stata sequestrata una pistola clandestina cal. 7.65 perfettamente
funzionante;
- un ruolo fondamentale sarebbe stato riconosciuto anche alle donne, parenti dei capi, le
quali avrebbero collaborato nella direzione delle attività criminali e nel tenere la
contabilità degli introiti, occupandosi, talvolta, anche di custodire lo stupefacente; - i pusher operativi su strada per conto della delineata associazione, sarebbero stati
organizzati su turni di 12 ore per garantire la piena attività, anche in orario notturno,
della piazza di spaccio.
100 al giorno per gli spacciatori e 50 euro per le vedette
Ciascuno aveva compiti ben definiti, per i quali era prevista una specifica retribuzione: 100 euro al giorno per gli spacciatori e 50 per le vedette.
Le indagini consentono di stimare che la piazza di spaccio avrebbe garantito al sodalizio consistenti profitti, valutati nell’ordine di 1,8 milioni di euro su base annua.
Nel corso dell’attività sono stati già operati alcuni arresti in flagranza di reato, segnalate alla locale Prefettura numerosi acquirenti e sequestrati circa 1 kg di stupefacente e oltre 5000 euro in contanti circa.
Agli indagati sono stati contestati oltre 1.650 singoli episodi di spaccio, ma le emergenze investigative consentono di stimare il numero di cessioni in oltre 500 giornaliere.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.