19 Novembre 2024 19:49
San Felice del Benaco, 13enne spara alla sorella. Il padre: «Colpa mia, non mi ero reso conto che il fucile fosse carico»
Dopo una notte di interrogatori si è chiarito quanto accaduto a San Felice del Benaco.
“È stato un incidente, un drammatico incidente”, hanno fin dall’inizio assicurato gli inquirenti.
Quella che è cambiata, nella ricostruzione di chi indaga, è la persona che ha premuto il grilletto del fucile regolarmente detenuto.
Inizialmente sembrava che fosse stato il padre ad esplodere il colpo che ha ucciso la figlia 15enne, mentre Roberto Balzaretti, 57 anni medico legale e già assessore ai servizi sociali in paese, davanti al pubblico ministero Francesco Carlo Milanesi ha spiegato che l’arma al momento della tragedia era in mano al figlio più piccolo di 13 anni.
Il giovanissimo avrebbe sfruttato un momento di disattenzione del genitore rientrato dalla caccia, ha impugnato l’arma e ha premuto il grilletto.
Non poteva immaginare che il fucile avesse il colpo in canna e neppure che in quel momento lungo il corridoio di casa passasse la sorella, raggiunta in pieno petto.
E morta sul colpo.
Il figlio 13enne, proprio alla luce della giovanissima età, non può essere imputabile.
Il padre è indagato per omessa custodia delle armi e per aver messo nelle mani del figlio il fucile da caccia, regolarmente detenuto così come un’altra decina di fucili, dal quale è partito il colpo che ha raggiunto la ragazzina al petto uccidendola sul colpo.