Piromane arrestato in provincia di Enna, distrutti trenta ettari di uliveti

Il 26 luglio, i Carabinieri della Stazione di Barrafranca hanno arrestato un uomo di 79 anni, originario di quel centro, hanno arrestato il  ritenuto responsabile di un vasto incendio

Parliamo dell’incendio che ha colpito le contrade Moli e Caldarella nella cittadina barrese, situata nella provincia di Enna, Sicilia.

Le fiamme sono divampate nelle prime ore del pomeriggio e hanno distrutto circa trenta ettari di uliveti, coltivazioni varie e sterpaglie su terreni privati.

L’incendio ha anche rappresentato un serio rischio per le vicine abitazioni.

La rapida ricostruzione dell’evento è stata possibile grazie alla presenza tempestiva di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Barrafranca, impegnata in un servizio di controllo del territorio.

in particolare delle aree rurali.

Questo ha permesso di individuare prontamente il 79enne, che è stato fermato e sottoposto a perquisizione personale.

Durante la perquisizione, sono stati trovati due accendini e un coltello in suo possesso.

Una volta accompagnato negli uffici dell’Arma, l’uomo ha tentato di corrompere un Carabiniere, offrendo denaro affinché smettesse di procedere con gli accertamenti.

L’attività investigativa è stata diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna.

Alla luce delle prove raccolte, l’uomo è stato arrestato per i reati di incendio, istigazione alla corruzione e porto illegale di armi e oggetti atti ad offendere.

Dopo le formalità di rito, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

In seguito ai numerosi focolai che hanno colpito la provincia di Enna, è stato attuato un piano antincendio disposto dalla Prefettura di Enna.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri e le Compagnie dipendenti hanno intensificato i controlli nelle aree a rischio, coordinando servizi per contrastare gli incendi nelle aree boschive e rurali più esposte.

Grazie alla presenza capillare delle pattuglie dei Carabinieri, l’uomo responsabile dell’incendio è stato individuato mentre appiccava le fiamme sul proprio fondo

E il fuoco si propagava velocemente sui terreni circostanti, spinto dal forte vento.

L’operazione di spegnimento delle fiamme e la successiva bonifica sono state effettuate dalle squadre dei Vigili del Fuoco di Enna, dal Corpo Forestale della Regione Sicilia

E dai Carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina.

L’Arma dei Carabinieri sottolinea le gravi conseguenze e le pesanti pene previste per chi si macchia di tali crimini che minacciano seriamente l’ecosistema e la sicurezza delle persone.

Invita, inoltre, la comunità a segnalare al “Numero Unico di Emergenza 112” qualsiasi informazione utile per individuare e perseguire i piromani che annualmente distruggono il territorio.

Numero Unico di Emergenza 112
Il Numero Unico di Emergenza 112 è un numero di telefono di emergenza utilizzato in vari paesi europei, incluso l’Italia, per accedere ai servizi di emergenza.
È un numero di facile memorizzazione e può essere chiamato gratuitamente da telefoni fissi e mobili.

In Italia, il 112 è il numero da chiamare in caso di emergenze che richiedono l’intervento di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Servizi Sanitari (ambulanze).

Quando chiami il 112, l’operatore di emergenza ti metterà in contatto con il servizio appropriato in base alla tua richiesta.

Il Numero Unico di Emergenza 112 è stato introdotto per semplificare l’accesso ai servizi di emergenza, consentendo alle persone di ricordare facilmente un unico numero per chiamare in caso di bisogno.

È importante utilizzare il 112 solo per vere e proprie emergenze, come incidenti gravi, incendi, aggressioni, situazioni mediche urgenti.

E altri eventi simili che richiedono una rapida assistenza delle forze di emergenza.

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