15 Novembre 2024 03:46
Pnrr, scandaloso e poco trasparente il sito principale a livello di Governo: Italia Domani
Pnrr, la denuncia parte da The Good Lobby
Sono diversi i soggetti che hanno analizzato “italia Domani” e continuano a farlo, partiamo da IRPI MEDIA:
IrpiMedia ha consultato i file “Progetti” e “Soggetti”
IrpiMedia ha constatato come siano pubblici al momento solo :
-i beneficiari della Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo), componenti C1 (digitalizzazione per la Pubblica Amministrazione – in tutto venti beneficiari)
-C2 (digitalizzazione del sistema produttivo e quindi delle piccole e medie imprese) e C3 (digitalizzazione per il settore cultura e turismo).
Cos’è IRPIMEDIA?
IrpiMedia è una testata indipendente e non profit di giornalismo investigativo transnazionale
Si occupa di storie di pubblico interesse puntando un riflettore laddove esistono dei coni d’ombra e dove l’agenda politica non arriva.
L’analisi di IRPMEDIA, ha riguardato i beneficiari dei fondi del PNRR, quali?
M1C2I5: missione «digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo»
componente «digitalizzazione del sistema produttivo e quindi delle piccole e medie imprese»
investimento «politiche industriali di filiera e internazionalizzazione»
submisura I5, «Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST».
La scarsa trasparenza, altre fonti e opinioni autorevoli:
Michele Cozzio, professore di Diritto all’Università di Trento e consulente giuridico di Transparency International Italia
Transparency di cosa si occupa?
Ci impegniamo ogni giorno per far sì che i Governi, le istituzioni, le imprese e gli enti pubblici adottino tutti gli strumenti necessari per prevenire la corruzione.
Michele Cozzio afferma che:
«Si deve fare una ricerca su altre fonti – spiega il professore -.
Come spesso avviene di fronte a operazioni complesse la trasparenza garantita non sempre consente all’utente di poter approfittare di queste informazioni».
In altri termini, le informazioni esistono, ma non sul sito di Italia Domani. Sono quindi difficili da recuperare e di conseguenza da analizzare. In alcuni casi.
La carenza denunciata a proposito dei fondi per le imprese italiane per i mercati esteri:
il Ministero titolare della missione catalogata M1C2I5 è il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci).
Il meccanismo dei finanziamenti
I finanziamenti avvengono dal Fondo 394/81 gestito da SIMEST; Simest di cosa si tratta?
SIMEST è la società del Gruppo CDP che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività.
CDP sta per Cassa Depositi e Prestiti (n.d.r.)
Azionisti di CDP sono Cassa Depositi e Prestiti, che la controlla al 76%, e un nutrito gruppo di banche italiane e associazioni imprenditoriali.
Lo scandalo della poca trasparenza a breve termine, a quanto ammontano i finanziamenti?
I finanziamenti ( a 5212 pmi) ammontano a un valore complessivo di circa 751 milioni di euro «consentendo il raggiungimento dell’obiettivo PNRR entro il termine previsto».
I dati sono noti dalla fine del 2021, ma per trovarli su Italia Domani bisogna attendere più di quattro mesi.
Altri “dettagli” pesanti che mancano riportati da “the Good Lobby”
– manca qualsiasi dato relativo alle gare
– documentazioni che queste aziende dovrebbero aver presentato
-o qualsiasi altro dettaglio che renda effettivamente trasparenti le informazioni diffuse dal governo.
Anomalia alquanto strana per non usare altri termini piu’ pesanti:
La coincidenza dei soggetti beneficiari (che affidano il contratto a un soggetto terzo)
con i soggetti attuatori (coloro che effettivamente vanno ad attuare il progetto). Anche in questo caso parte delle informazioni è altrove.
Ma quali erano gli obiettivi di legge?
Gli obiettivi del Regolamento (UE) 2021/241, devono essere conformi all’applicazione del principio “non arrecare un danno. (“Do no significant harm”- DNSH).
Precisazione: ogni PMI puo’ presentare una sola richiesta di finanziamento
e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato e della normativa nazionale in materia di informazione antimafia.
Ricordiamo a tal riguardo l’allarme del Procuratore Gratteri:
«Con i fondi del Pnrr si amplifica il problema delle infiltrazioni negli appalti»
Federico Anghelè, direttore di The Good Lobby, partner di IrpiMedia nella serie #LeManiSullaRipartenza, è chiarissimo:
«Italia Domani manca l’opportunità di essere davvero il sito centralizzato che permetta un monitoraggio costante e diffuso dei dati e delle informazioni.
E aggiunge pure:
Se i criteri di selezione li trovo altrove o sono così scarni rispetto a quanto non ci si augurerebbe manca una visione d’insieme.
Confrontandosi con il portale ci sono delle informazioni granulari su alcune missioni mentre altre sono molto meno dettagliate».
Capitolo Transizione Ecologica, incongruenze e stranezze
Sul portale l’importo minimo erogabile risulta 100 euro, sul sito della Simest è pari a 10.000.
Non è chiaro se si tratti di un problema di compilazione dei dati, ma le informazioni risultano diverse.
Ci sono i nomi dei progetti che hanno vinto i bandi ma non i progetti stessi.
Davide Del Monte, attivista della campagna DatiBeneComune, spiega altri dettagli:
il Codice Unico di Progetto possiamo ricercare i dati relativi al progetto finanziati con fondi pubblici all’interno di OpenCup, un database ad hoc.
i file pubblicati su Italia Domani riportano il CUP ma senza nessuna indicazione su dove trovare ulteriori informazioni
E non esiste possibilità di monitoraggio, alla faccia degli intenti e direttive antimafia…
Del Monte aggiunge inoltre:
È un anno che chiediamo che vengano pubblicati tutti i dati del Pnrr e il ritardo accumulato è diventato enorme.
Il portale è vuoto.
La mancanza di trasparenza è evidente e le informazioni sono difficili da decifrare.
Quello che chiediamo è che questo portale venga popolato da dati aperti, dettagliati e micro cioè avere accesso a tutte quelle informazioni che consentono di fare monitoraggio»
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha rimbalzato la responsabilità al Ministero per la digitalizzazione
Ma il ” migliore”, Draghi, non dovrebbe accertarsi e/o fare accertare che tutto funzioni alla perfezione e non ci siano dubbi, imprecisioni e trasparenza sui soldi?
Solo un un osservatore attento di ricostruire l’operato, potrebbe riuscire a ricostruire i vari passaggi tra enti e ministeri ma è normale?
Indizi, sospetti e ombre
l’analisi complessa è avvenuta con DATACROS, software sviluppato dal centro Transcrime di Università Cattolica, insieme al suo spin-off Crime&tech
Il caso di Terravision
Nel 2016, la Terravision da lui guidata viene sequestrata preventivamente dalla Guardia di Finanza di Roma in seguito a un’inchiesta per bancarotta fraudolenta iniziata nel 2013.
Petroni finisce agli arresti domiciliari e poi viene condannato in appello a sei anni di reclusione.
In Cassazione, a febbraio 2021, cadono due capi d’imputazione, un terzo è prescritto ma ne restano in piedi altri.
Le precisazioni di Terravision:
Terravision faceva sapere che già dal 2015 la società aveva cambiato consiglio di amministrazione «formato da professionisti estranei a tutte le vicende precedenti».
Oggi la principale azionista della Stansted Transport Limited: Azionista della Stansted è anche la società Inpra UK Limited.
E sia Fabio Petroni che Nicolò risultano come direttori.
Terravision che c’entra?
Terravision offre servizi di navetta per i passeggeri dagli aeroporti delle maggiori città europee ai rispettivi centri città, a prezzi competitivi rispetto alle concorrenti.
Terravision è destinataria di 300.000 euro, il massimo previsto per la M1C2.I5.
Altro finanziamento che fa discutere è quello a Marco Misischia, che oltre a ricoprire la carica nel Cna, è anche amministratore unico di RSI Group., 21.520 euro.
Misichia è amministratore di varie aziende:
parliamo dell’AG Group, gruppo alberghiero che prende il nome dalla sigla del suo proprietario: Andrea Girolami, imprenditore di Fiuggi.
Girolami è salito alle cronache per una condanna nel 2018 per peculato.
Tra il 2013 e il 2017 l’imprenditore non ha versato le tasse di soggiorno del suo Roma Times Hotel, per un importo di oltre 500.000 euro. L’hotel in questione è della Code srl,
E comunque, al di là delle responsabilità personali che non sono di nostra competenza, c’è comunque il requisito sopra richiamato: un solo finanziamento per azienda.